Milano – Avvio in calo per le borse UE dopo la chiusura leggermente cedente di Wall Street (Dow Jones +0,01%, S&P500 -0,28%, Nasdaq 100 -0,29%) e quella complessivamente in flessione delle borse asiatiche (Nikkei -1,69% sui crescenti timori che le conseguenze del terremoto dell’11 marzo possano essere più serie del previsto, Hong Kong al momento cede circa l’1,4%. male Taiwan e Seoul e anche la borsa di Sidney).
Ieri Alcoa ha dato il via alla stagione delle trimestrali Usa: il colosso dell’alluminio ha chiuso il 1Q11 con un utile netto di USD308 mln, pari a USD0,27 per azione che escluse alcune voci straordinarie sale a USD0,28, mentre i ricavi sono cresciuti del 22% a USD5,96 mld (nello stesso periodo del 2010 Alcoa aveva fatto registrare una perdita netta di USD201 mln, pari a USD0,20 per azione).
Attesi in giornata in Italia i CdA sui risultati 2010 di Cape Live e Mondo HE, e si terrà il Consiglio di Sorveglianza sul bilancio di Banco Popolare.
EVENTI SOCIETARI PIAZZA AFFARI
ENEL (EUR4,59): gli analisti di JP Morgan hanno alzato il target price da EUR5 a EUR5,50, il rating è overweight.
FIAT (EUR6,52): la quota di Fiat in Chrysler è salita al 30% dal 25%; lo conferma una nota della casa torinese. La prossima variazione prevista dagli accordi in Usa è al 35%.
PARMALAT (EUR2,268): la cordata italiana vedrebbe le cooperative di Granlatte e la Legacoop – socie di Granarolo – pronte a conferire asset ed equity in un’Opa sul 60% della società di Collecchio, mentre è fuori Ferrero; lo sostiene Il Sole 24 Ore secondo cui le banche puntano a trovare una soluzione entro la settimana.
TOD’S (EUR87,35): da stampa, Diego Della Valle intende lasciare a breve la guida del gruppo al fratello Andrea.
MACRO, CAMBI E COMMODITIES
La banca centrale giapponese ha pubblicato i verbali relativi alla riunione del 14 marzo che mostrano l’incertezza di alcuni membri sugli effetti della ricostruzione, sostenendo che gli sforzi per la ricostruzione dopo il sisma dell’11 marzo potrebbe sollecitare l’economia, ma la misura e la tempistica di tali effetti restano altamente incerte.
A Washington, dopo il giro d’orizzonte sulla ripresa mondiale, il Fondo monetario analizza oggi l’andamento dei bilanci pubblici con il Fiscal Monitor.
Ieri il Fondo si è detto insoddisfatto degli sforzi di consolidamento fiscale degli Stati Uniti. L’Italia, pur in posizione migliore di altri paesi della zona euro, è stata sollecitata a fare di più sui conti pubblici.
Numerosi gli appuntamenti macro della giornata, tra cui spiccano la bilancia commerciale e l’inflazione nel Regno Unito, l’indice Zew in Germania (atteso +11 pts), i prezzi import/export di marzo negli Stati Uniti, dove sono in arrivo anche i dati su bilancia commerciale e debito pubblico in marzo (atteso un deficit pari a USD189 mld).
Il cambio Eur/Usd quota 1,44 mentre il petrolio Wti scambia a USD108,60 al barile.
Positiva stamane l’apertura del future sul bund tedesco a 120,15 (+0,20%).
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