Blu si difende dalle accuse del governo: “respingiamo fermamente qualsiasi ipotesi o sospetto di comportamento scorretto o irrituale e di violazione degli obblighi di riservatezza che possano essere alla base delle dichiarate intenzioni del Comitato dei ministri di escutere la fideiussione”.
Il consorzio ieri è uscito dall’asta per le licenze UMTS (tecnologia per i telefonini di terza generazione), e questa notte il governo, attraverso il Comitato dei ministri, ha deciso di dichiarare chiusa la gara, di non indirne un’altra, e di far pagare a Blu una penale di 4.000 miliardi di lire.
Anche Autostrade, che è principale azionista di Blu con il 32%, ribadisce la correttezza dei comportamenti tenuti dal consorzio nella gara e si dichiara pronta a intraprendere “un’azione legale” nel caso venisse confermata la penale da 4.000 miliardi di lire.
Sulla stessa linea Italgas, anch’esso azionista di Blu con il 7%.