I tempi sono duri per tutti e in particolare per le società di telefonia europee che portano sulle spalle pesanti debiti.
In Francia SFR, controllata dalla Vivendi Universal, è entrata in rotta di collisione con il governo parigino per il pagamento delle licenze UMTS. L’operatore, assegnatario di una delle due licenze per la telefonia di terza generazione, ha deciso di non pagare la prima tranche da €619 milioni dei €4,95 miliardi totali dovuti. Sfr ha bloccato la somma su un conto presso la Caisse des Depots et Consignations, “affinché abbia luogo un dialogo costruttivo” sulle licenze in Francia.
Il Governo parigino ha replicato all’iniziativa della società del gruppo Vivendi affermando che valuterà quali misure adottare nei confronti dell’operatore, tra cui “il ritiro della licenza o l’ingiunzione di pagamento”, se la società non sblocca il versamento entro la mezzanotte di oggi.
“Con il suo voltafaccia – ha dichiarato una fonte di Bercy – Vivendi Universal si pone al di fuori del diritto. Il pagamento non e’ stato effettuato e esamineremo a tempo debito l’insieme delle conseguenze giuridiche”. Il gesto plateale dell’operatore francese è arrivato, infatti, in una fase avanzata di colloqui con l’Eliseo per cercare di rivedere prezzo e modalità delle licenze. Anche Orange, l’altro vincitore della già contestata asta per le licenze UMTS, aveva richiesto di rivedere i costi in base al rallentamento del ciclo economico e allo squilibrio determinato dalla mancata assegnazione di due delle quattro licenze disponibili.
In primavera il Governo francese era parzialmente venuto incontro alle richieste degli operatori accordando un pagamento ratealizzato in più versamenti dei €4,95 miliardi stabiliti per ciascuna licenza.
Sfr ha precisato che oltre le difficoltà legate ai ritardi nella fornitura di telefonini
UMTS e ai problemi legati alle infrastrutture, si è aggiunta la tendenza negativa dei mercati e
gli attentati dell’11 settembre. “Queste incertezze e questi nuovi fatti, oltre al rapporto sproporzionato tra vantaggi e svantaggi, mettono in dubbio il prezzo e il
calendario delle licenze”, scriveva quindi SFR definendo ormai improbabile che i servizi UMTS possano essere offerti prima del 2004.