Società

TLC: FONDI SI MUOVONO PER BLOCCO CONVERSIONE TI

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

Il fondo Liverpool Ltd. Partnerships, opposto alla conversione delle azioni di risparmio di Telecom Italia, ha detto oggi che altri fondi, rappresentanti circa il 19% delle azioni di risparmio, sono contrari all’operazione presentata da Telecom Italia il 5 febbraio.

Liverpool ha detto che altri 20 fondi, rappresentanti circa il 14% delle azioni di risparmio, si sono uniti ad esso per opporre ufficialmente la proposta. Inoltre, ha detto il fondo d’investimenti in un comunicato, altri fondi rappresentanti circa il 5% delle azioni di risparmio si sono espressi contro l’operazione ma non hanno aderito ufficialmente al gruppo di fondi capeggiati da Liverpool per motivi tecnici o di statuto.

Se Liverpool ha fatto bene i suoi calcoli, i fondi che oppongono la manovra rappresentano già il 19% delle azioni di risparmio – gli basta il 20% più una azione per bloccare la manovra.

Infatti, Telecom Italia ha detto che convertirà le azioni di risparmio solo se gli azionisti che possiedono almeno l’80% delle azioni di risparmio aderiscono all’operazione.

La conversione sarà effettuata previo pagamento di un prezzo di conversione di minimo €6,25 per azione. In caso l’adesione all’operazione di conversione fosse superiore all’80% ma inferiore al 100%, le azioni di risparmio non convertite rimarranno in circolazione.

Le azioni ordinarie emesse in sede di conversione, così come le azioni di risparmio convertite, avranno godimento primo gennaio 2000.
Nel caso di adesione totale alla conversione, la quota dei diritti di voto di Telecom Italia detenuta da Olivetti passerà dall’attuale 54,8% a circa il 40%, allineandosi alla quota di capitale complessivo attualmente posseduta, che resta inalterata.