Global Crossing (GBLXQ), la societa’ di tlc passata sotto la tutela del cosiddetto “Capitolo 11” – norma federale che protegge dai creditori una societa’ tecnicamente fallita, dandole tempo per riorganizzarsi – ha annunciato un nuovo piano di ristrutturazione per ridurre i costi operativi.
Global Crossing dovrebbe riuscire a risparmiare $600 milioni, diminuendo le spese operative del 2002 a $900 milioni, attraverso il taglio di 1.600 posti di lavoro (portando l’organico a 6.000 dipendenti dai 15.000 d’inizio 2001), la chiusura di 70 uffici, la vendita di proprieta’ immobiliari e la riduzione volontaria degli stipendi (ben il 30% in meno per il Ceo John Legere).
La societa’ di tlc prevede che gli investimenti in conto capitale si attesteranno a $200 milioni, dai $3,2 miliardi spesi l’anno scorso.
Global Crossing, passata dai massimi di $61 al delistamento dal Nasdaq per aver raggiunto una valutazione inferiore al minimo consentito, sta attuando il piano di ristrutturando sotto protezione della legge fallimentare, dopo aver accumulato un debito a lungo termine di $12,4 mld su un patrimonio di $22,4 mld.