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TLC: AT&T ANNUNCIA ACCORPAMENTO AZIONARIO

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Il colosso delle telecomunicazioni, AT&T Corp. (T – Nyse), ha chiesto ai propri azionisti di approvare un accorpamento azionario di 1 a 5, da effettuarsi dopo la vendita del business della Tv via cavo (in cui è il gruppo è il leader di mercato negli Stati Uniti) a Comcast (CMCSK – Nasdaq).

In pratica, se l’assemblea darà il via libera al management (e se la Sec approverà l’operazione), il prezzo di ciascun titolo verrà moltiplicato per cinque, senza che ciò comporti una maggiore capitalizzazione (diminuiscono infatti le azioni in circolazione di cinque volte) e, soprattutto, senza portare nessun beneficio alla società o al possessore del titolo (che riceverà un nuova azione – che vale 5 volte quelle vecchie – in cambio di 5 vecchi titoli).

Questo tipo di operazioni sono piuttosto rare tra le grandi aziende, mentre trovano maggiore diffusione tra le small cap, che cercano di alzare artificialmente il prezzo del titolo sul mercato.

L’unica motivazione plausibile che può aver spinto la dirigenza a chiedere un accorpamento azionario è da ricercarsi in questioni di prestigio: il titolo è quello con il più basso valore unitario sull’indice Dow Jones Industrial 30, avendo subito un forte deprezzamento negli ultimi anni.

Nella primavera 2000 il titolo AT&T superò quota $60, mentre ha chiuso la seduta del 10 aprile a “soli” $14,42.

Inoltre secondo alcuni analisti, con la vendita del business via cavo – giudicata la divisione di maggior valore di AT&T – il titolo dell’azienda di Basking Ridge (New Jersey – Usa), potrebbe scendere sotto quota $10.