(WSI)- Tassi di interesse: in area Euro i tassi di mercato sono saliti su tutta la curva, portando il differenziale 2-10 anni a 214 pb.
La Commissione europea ieri ha presentato un primo progetto che prevede la creazione di fondi nazionali finanziati da una nuova tassa sulle attività bancarie con lo scopo di gestire gli istituti di credito in crisi.
Il Commissario ai servizi finanziari Barnier ha dichiarato che l’obiettivo è di mettere a punto lo schema entro il 2011. La Francia e la Gran Bretagna si sono però già mostrate contrarie all’approvazione del piano.
Intanto in Spagna, dopo le notizie riguardanti il salvataggio di CajaSur, la richiesta di fusione di alcune casse di risparmio e la diffusione dei timori sulla solidità del sistema finanziario spagnolo, la Banca di Spagna ha predisposto una serie di misure volte a dare maggiore solidità al sistema creditizio.
Gli interventi interessano da un lato i crescenti asset immobiliari in mano alle banche, dall’altro le sofferenze. Nel primo caso l’istituto è obbligato a mettere a riserva il 10% del valore dell’immobile (il 20% se l’immobile è in portafoglio da più di un anno e 30% da oltre due anni).
Nel secondo caso la misura prevede che per i crediti in sofferenza la copertura sia del 25% nei primi sei mesi, 50% fino a 9 mesi, 75% fino a 12 e 100% oltre l’anno.
L’Ocse ieri ha rilasciato le nuove stime di crescita per il 2010 e 2011. In area Euro è attesa una crescita dell’1,2% e 1,8% nel 2010 e 2011 (da 0,8% e 1,2%), mentre in Italia sono rimaste invariate all’1,1% e 1,5% rispettivamente.
Ieri in Germania si è tenuta l’asta sul titolo a 5 anni che ha registrato, secondo i dati forniti dalla Buba, un bid-to-cover dell’1,1 ai minimi da almeno maggio 1999.
Oggi invece in Italia è attesa l’asta di bond indicizzati all’inflazione sui titoli 2017 e 2041 per 0,75-1,5 Mld€.
Negli Usa i tassi di mercato hanno chiuso in rialzo grazie ai buoni dati macro in arrivo. In crescita gli ordinativi di beni durevoli ad aprile (+2,9% m/m), grazie prevalentemente alla componente trasporti. Positive anche le vendite di case esistenti (+14,8% m/m).
Il movimento al rialzo dei tassi di mercato è in parte rientrato a fine seduta nel momento in cui le borse sono passate in negativo. Il motivo di tale inversione risiede in un articolo di FT secondo cui la Cina potrebbe considerare di ridurre gli investimenti nei bond governativi europei.
Questa mattina le autorità cinesi hanno confermato che l’Europa resta un’importante area di investimento in ottica di diversificazione valutaria ed hanno definito infondata la notizia che ha temporaneamente scosso i mercati.
Il Dow Jones Industrial Averages ha chiuso sotto soglia 10000 per la prima volta da febbraio, sebbene in intraday fosse calato sotto 9775 nella sessione precedente.
Questa mattina i future sulle borse Usa sono in forte rialzo.
Ieri sera il Tesoro ha venduto 40Mld$ di Treasury a 5 anni, ricevendo un bid-to-cover pari a 2,71, superiore al 2,57 medio delle ultime dieci aste. La quota acquistata dagli “indirect bidders”, una categoria di investitori nella quale vi sono anche le banche centrali straniere”, si è però attestata al 40,6% al di sotto del 48% medio delle ultime dieci aste.
L’Ocse ha rivisto al rialzo le stime 2010 sulla crescita dei 30 stati membri. Il Pil dovrebbe salire del 2,7% anziché dell’1,9% stimato a novembre. Quest’anno gli Usa dovrebbero crescere del 3,2% anziché del 2,5% previsto in precedenza. Oggi è attesa la seconda lettura del Pil.
Valute: l’euro/dollaro sembra consolidare in prossimità di area 1,22. Ieri si è assistito ad un apprezzamento del dollaro vs euro, movimento al quale è seguito un apprezzamento dell’euro durante la notte dopo che i timori relativi alla Cina sono rientrati.
Per oggi la resistenza più rilevante si colloca a 1,24, al di sopra del quale si aprirebbero gli spazi fino a 1,26. Il supporto passa da circa 1,2150. Lieve deprezzamento dello yen vs euro e dollaro, con i rispettivi cross che restano in linea con i valori toccati nei giorni precedenti. Verso euro il supporto di riferimento si colloca a 108,85, mentre la resistenza a 112.
Materie Prime: giornata positiva per le principali materie prime in seguito ad un venir meno dell’avversione al rischio tra gli investitori. Tra gli energetici forte rialzo per il greggio Wti (+4,1%). Nonostante i dati contrasti provenienti dalle scorte settimanali, la domanda totale di carburante è stata molto significativa. In rialzo anche i metalli preziosi guidati dall’argento (+3%). Misti metalli industriali ed agricoli.
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