Milano – I titoli bancari quotati a Piazza Affari si trovano ormai a livelli vicini ai minimi testati durante la crisi di Lehman Brother, nel periodo compreso tra il 2008 e 2009. E’ quanto fa notare un articolo di Reuters.
Dallo scorso primo lutlio, Unicredit e Intesa SanPaolo sono crollati del 30%; il che significa che le due maggiori banche italiane scambiano a un valore che equivale ad appena 0,32 volte il loro valore contabile, stando a quanto risulta dai dati di Thomson Reuters.
Sembra ripetersi così il dramma del marzo del 2009, quando i titoli bancari italiani crollarono dopo il collasso di Lehman Brothers. La differenza è però che ora il problema è tutto italiano: il motivo per cui gli investitori smobilizzano le banche è perchè temono l’esposizione che queste anno verso i titoli di stato italiani, ormai oggetto di sell off continui.