British Telecom ha deciso di abbattere i costi della propria divisione internet, BT Ignite.
Il colosso telefonico inglese ha deciso migliorare la redditività dell’Internet service provider chiudendo la maggior parte delle attività estere e concentrandosi sul mercato interno.
Il nuovo amministratore delegato della società britannica, Ben Verwaayen, punta al break-even di BT Ignite entro il 2003, attraverso il potenziamento del collegamento a banda larga a un costo molto competitivo (meno di €49 al mese).
La decisione di British Telecom ha depresso i due principali Isp italiani.
Tiscali, in particolare, è uno degli Isp che riesce a tenere testa a BT Ignite sul fronte interno.
In calo anche Seat Pagine Gialle: il titolo soffre anche per la decisione di Imiweb di mantenere un giudizio negativo sul titolo, con un target sul prezzo a €0,70. Per la casa d’affari “il titolo già incorpora il successo delle nuove iniziative, che saranno redditizie dal 2004”.
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