Dopo due ore e mezzo circa di contrattazione gli indici americani viaggiano non lontani dai massimi intraday. La partenza e’ stata negativa, complice il dato sui sussidi, ma Wall Street ha iniziato la rimonta grazie a prospettive su economia e settore immobiliare.
Il Dow segna +0.05% a 10744.69 (+5.38 punti), il Nasdaq avanza dello 0.68% a 2350.37 (+15.82%), su dello 0.03% l’S&P 500 a 1134.58 (+0.30 punti).
A livello settoriale guidano i rialzi i tecnologici (+0.68%). Sopra la parita’ beni ciclici, risorse di base e health care. Leggero calo per i finanziari, utilities e industriali (-0.2%).
Il dato sulle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione, cresciute piu’ del previsto. Il superindice e’ milgiorato ad agosto, meglio delle attese. Idem anche per le vendite di case esistenti, rimbalzate in un mese.
Tecnicamente, agli occhi di molti, i mercati appaiono in una condizione di ipercomprato: gli investitori stanno pertando usando i dati negativi giunti dal Vecchio Continente come una scusa per vendere e intascare profitti. Il PMI dell’area euro ha evidenziato un rallentamento piu’ marcato del previsto del settore dei servizi e dell’attivita’ manifatturiera. In Irlanda poi, il Pil del secondo trimestre ha registrato una flessione dell’1.2% rispetto ai tre mesi prima contro attese per un +0.5%.
In ambito societario, Blockbuster ha annunciato di aver dato il via alla procedura di amministrazione controllata (Chapter 11) nell’ambito di un piano di ricapitalizzazione dell’azienda, da tempo in crisi. Ieri il titolo aveva perso il 31% circa.
La catena di abbigliamento Macy’s, ottimista sull’andamento futuro delle vendite (+3-3.5% nel secondo semestre), assumera’ 65000 lavoratori stagionali.
McDonald’s ha alzato dell’11% il proprio dividendo trimestrale a $0.61 (che porta quello annuale a $2.44) con un payout di $650 milioni. Il colosso del fast food ha detto che gli utili che verranno redistribuiti agli azionisti saranno pari a $5 miliardi nel 2010.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico i futures sul petrolio con consegna ottobre riescono a passare in positivo guadagnando lo 0.43% a $75.03 il barile. Il derivato con scadenza dicembre dell’oro segna +0.22% a $1294.90 l’oncia, all’indomani di un nuovo record. Sul valutario l’euro, al momento e’ in calo dello 0.45% a quota $1.3345. In progresso i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury decennale e’ in calo al 2.5280% (minimi intraday a 2.4940%) dal 2.548% di ieri spingenzo i prezzi in rialzo per la quinta seduta consecutiva.