Roma – Il Tesoro rivede al ribasso le stime di crescita sull’economia italiana. Le previsioni parlano ora di una crescita dell’1,1% nel corso del 2011 e dell’1,3% nel 2012. E’ quanto riporta il canale televisivo Class Cnbc.
Le previsioni parlavano in precedenza di un aumento dell’1,3% e per l’anno prossimo un rialzo del prodotto interno lordo italiano pari al 2%. Il taglio fa parte del nuovo quadro macroeconomico del governo, che dovrebbe essere presentato nella giornata di oggi.
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Il Tesoro conferma le stime sul deficit/Pil italiano che nel 2011 si attesterà, come concordato con l’Europa, al 3,9%, e nel 2012 al 2,7% del Pil. Il pareggio è previsto nel 2014. E’ il nuovo quadro macroeconomico contenuto nella Def (Decisione di economia e finanza) che il governo approverà insieme al piano nazionale delle riforme.
Nel testo, si legge anche che la disoccupazione non calerà quest’anno nonostante la ripresa dell’economia. “Nell’anno in corso – spiega il ministero dell’Economia – il mercato del lavoro sarebbe caratterizzato da un moderato recupero. Gli occupati crescerebbero dello 0,3%. Il tasso di disoccupazione si stabilizzerebbe all’8,4% per poi ridursi gradualmente all’8,1% nel 2014” (nel 2012 all’8,3% e nel 2013 all’8,2%).
Nel 2010, secondo il Def, “la crisi ha continuato a influire sul mercato del lavoro, seppur con segnali di miglioramento nell’ultimo trimestre dell’anno. In media d’anno, l’occupazione ha registrato una contrazione dello 0,7% che ha interessato in particolare il settore dell’industria. Il tasso di disoccupazione si è collocato all’8,4% circa”.
Inoltre, secondo l’Asca, debito pubblico ancora in salita nel 2011 quando tocchera’ quota 120% del pil. Il prossimo anno dovrebbe iniziare l’inversione di tendenza, con una discesa al 119,4% per poi andare al 116,9% nel 2013.
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Quasi contestualmente sono stati resi noti i dati sulla produzione industriale nei Paesi della zona dell’euro di febbraio da parte di Eurostat. Il dato ha messo a segno un rialzo dello 0,4%. In Italia l’aumento e’ stato dell’1,4%, dopo la contrazione dell’1,7% di gennaio. Su base annua, sempre a febbraio, nella zona dell’euro la produzione industriale ha visto un aumento del 7,3% e nell’intera Unione europea del 7%.
Quanto ai singoli settori, in febbraio rispetto a gennaio, la produzione di beni di consumo non durevoli e’ aumentata dello 0,9% nella zona dell’euro e dello 0,7% nell’Unione europea. I beni d’investimento hanno visto una crescita rispettivamente dello 0,6% e dello 0,3%, mentre i beni intermedi dello 0,5% e dello 0,4%. I beni di consumo durevoli sono aumentati dello 0,4% nella zona dell’euro, ma sono diminuiti dello 0,3% nell’Ue. Giu’ anche la produzione di energia, rispettivamente dello 0,6% e dello 0,8%. (ANSA)