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TERRORISMO: USA IN ALLERTA PER UN NUOVO ATTACCO

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E’ allerta negli Stati Uniti per la minaccia di un nuovo attacco paragonabile a quello sferrato l’11 settembre. Gli obiettivi sono quantomai vaghi: si parla di Europa, Arabia Saudita e degli Stati Uniti. Dallo scorso mese di ottobre, e in modo particolare nelle ultime settimane, le diverse agenzie di intelligence intercettano comunicazioni fra operativi di al-Qaeda che indicano, una nuova grande operazione che viene definita a Washington come «la seconda fase». In giornata dopo le rivelazioni dei quotidiani, arriva la conferma del vicepresidente Dick Cheney, molto più precisa e allarmante: nuovi attacchi terroristici contro gli Stati Uniti sono «praticamente una certezza» ha detto alla rete televisiva «Fox News». Cheney ha ammesso che la minaccia viene da Al Qaeda, l’organizzazione di Osama bin Laden. «Ci giungono segnali di un certo attivismo che fanno pensare che stiano cercando di prepararsi per colpire ancora», ha affermato Cheney facendo allusione all’organizazione di Bin Laden.

LE CONFERME – Gli elementi raccolti sono confermati dal contenuto degli interrogatori di alcuni dei membri

George W. Bush
dell’organizzazione di Osama bin Laden arrestati e vengono giudicati «i più credibili raccolti dall’11 settembre». Nulla di preciso tuttavia circa la data, il luogo e le modalitá, secondo quanto rende noto il New York Times citando fonti dell’amministrazione. «Ancora una volta – spiega la fonte – non vi sono elementi specifici. Vi sono molte discussioni all’interno del sistema. Stiamo cercando di seguirle attivamente per cercare di capire cosa sta accadendo». Si tratta di messaggi «criptici e ambigui» come le comunicazione raccolte la scorsa estate, messaggi ora al centro dello scandalo che sta investendo la Casa Bianca e la comunitá dell’intelligence, accusati da più parti di aver preso alla leggera le minacce.

GLI APPARTAMENTI – Uno degli elementi che fa ritenere seria la minaccia è il volume di messaggi scambiati fra i terroristi intercettati: proprio com’era successo poco prima dell’11 settembre. Stando alle ultime infomazioni messe assieme dell’intelligence americana stavolta potrebbero essere presi di mira degli appartamenti di un’area non specificata degli Stati Uniti. Un possibile piano d’attacco potrebeb prevedere di prendere in affitto degli appartamenti e farli saltare con esplosivi potentissimi. Il portavoce dell’Fbi Debbie Weierman precisa però che su questa ipotesi ci sono per ora soltanto «intercettazioni vaghe, non specifiche e non verificate». E ancora: «E’ solo per un eccesso di cautela che rendiamo nota questa possibilità». Per far arrivare la voce, in sostanza, anche ai proprietari di case.

RIUNIONI QUOTIDIANE – Cia e Fbi per la prima volta nella loro storia confrontano ogni giorno le informazioni raccolte circa le minacce terroristiche. E su base quotidiana, il loro rapporto sulle minacce viene distribuito a Tom Ridge, il responsabile della Casa Bianca per la sicurezza interna, una figura creata dopo l’11 settembre, e ai funzionari di rilievo del’amministrazione. Lo stesso Bush riceve briefing quotidiani dalle due agenzie (prima dell’11 settembre, l’appuntamento era fissato solo con la Cia), ai quali spesso partecipano i vertici, George Tenet e Robert Mueller.

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