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TERRORISMO E SPECULAZIONE, INDAGATO UN BROKER

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Un broker egiziano, notorio ribassista in borsa, avrebbe saputo in anticipo degli attacchi terroristici dell’ 11 settembre, vendendo short le proprie azioni e incassando con il crollo di Wall Street forti guadagni. La magistratura Usa ha aperto un’indagine.

L’accusa federale – rappresentata dal vice della Procura Generale (Assistant Us Attorney) Ken Breen – ha deposto di fronte a un giudice di San Diego, in California, sostenendo che un uomo di origini egiziane, Amr Ibrahim Elgindy, avrebbe ordinato la liquidazione del fondo dei propri figli (circa 300mila dollari) il giorno prima che i terroristi di Al Qaeda distruggessero le Due Torri a New York, provocando tremila morti.

”Abbiamo agli atti un commento di Elgindy – ha detto Ken Breen – il 10 settembre ha predetto che l’indice Dow Jones sarebbe crollato a 3.000 punti e subito dopo ha liquidato il fondo dei figli”.

”E’ possibile che sapesse in anticipo degli attacchi terroristici – ha continuato la pubblica accusa – ma invece di denunciare il fatto, ne ha tratto profitto”.

Le indagini sono in corso.