Osama bin Laden spiava gli Stati Uniti, e sapeva come far infiltrare i suoi uomini nei gangli del governo Usa, infrangendo le normali procedure di sicurezza.
Fonti dell’ intelligence americana confermano che dall’ hard disk di un computer trovato in Afghanistan si deduce che gli uomini di al Qaeda erano a conoscenza di documenti del governo Usa giudicati top secret.
In particolare e’ stato ritrovato un rapporto stilato dal GAO (General Accounting Office) del 2000 sui ”punti deboli” nelle procedure di accesso al Pentagono, al quartiere generale dell’ Fbi, alla Cia e al Dipartimentro di Stato.
Gli uomini di al Qaeda sarebbero riusciti ad ottenere tesserini di identificazione con cui avrebbero superato le barriere della security all’ ingresso di un palazzo federale a Washington. Al Qaeda e’ al corrente che gli stessi badge della polizia (ce ne sono di 900 tipi diversi) sono falsificabili e in vendita su internet.
Secondo fonti di Washington, e’ importante che la sorveglianza e il controllo nei luoghi considerati a rischio sia molto piu’ rigida di quella attualmente adottata, e non avvenga soltanto basandosi sulle apparenze della persona.
L’ hard disk del computer trovato in Afghanistan con i dettagli rigurdanti l’ accesso ai palazzi chiave di Washington apparteneva a Mohammed Atef, uno dei piu’ stretti collaboratori di Bin Laden, che si ritiene sia morto nei bombardamenti aerei degli americani in Afghanistan.