Anche se appena scattato è subito rientrato, un allarme dirottamento ha messo alla prova i sistemi di sicurezza dell’aeroporto di Malpensa. Nel giro di mezz’ora, da quando è arrivata la segnalazione di un probabile terrorista a bordo, il traffico aereo è stato bloccato e sono decollati due caccia intercettori dell’Aeronautica militare dalla base di Grosseto. Poi, allarme rientrato con il velivolo che atterra regolarmente.
Ancora tutta da ricostruire la dinamica di quanto accaduto. Per il momento le cose sembrano andate in questo modo. Il volo Alitalia AZ637 parte dall’aeroporto di Miami e già c’è qualcosa che insospettisce l’intelligence americana: si teme che un terrorista possa essere a bordo confuso tra gli altri 213 passeggeri. Due caccia si levano in volo e scortano l’aereo fuori dallo spazio aereo americano.
Sui cieli europei, il volo viene nuovamente affiancato dai caccia svizzeri fino allo spazio aereo italiano. Qui i “jet” lasciano il posto a quelli italiani che intercettano il volo a un minuto di distanza da Malpensa.
Nel frattempo nello scalo milanese scatta la procedura di emergenza che prevede anche la chiusura del traffico aereo.
Ma il comandante del volo rassicura la torre di controllo: a bordo è tutto regolare. Infatti l’aereo atterra, mentre il resto del traffico resta interrotto. I passeggeri scendono con la presenza della polizia sotto bordo e vengono controllati uno a uno. Stesso trattamento meticoloso per i bagagli. Poi i dirigenti della Polaria si riuniscono e alla fine del briefing ritengono il falso allarme un caso chiuso.
L’aeroporto è tornato operativo dopo poco più di mezz’ora di interruzione, dalle 7,30 alle 8.