New York – Uno dei piu’ noti e obiettivi economisti americani, il professore della Yale University Robert Shiller, pensa che il drammatico sisma giapponese e la crisi nucleare che ne e’ seguita potrebbero essere la scintilla che inneschera’ un sell off globale sui tutti i mercati azionari del mondo, a partire da questa settimana.
Il concetto in sintesi e’ “rassegnatevi, per i mercati finanziari si profila una settimana di gravi perdite e un cambiamento degli equilibri mondiali”. In un’intervista all’emittente americana Cnbc Shiller sottolinea che un ribasso di tali proporzioni e’ gia’ avvenuto pochi giorni dopo il terremoto Kobe del 1995, che fece molti meno danni rispetto al sisma e tsunami che hanno colpito il Giappone venerdi’ scorso. Dunque e’ naturale che prezzi di azioni e petrolio sono destinati a calare anche questa volta.
“Abbiamo assistito a un calo incredibile dei mercati azionari mondiali nella settimana successiva al terremoto. E’ uno di quei problemi di cui ci si deve preoccupare ora”, ha commentato l’economista.
Uno dei motivi principali dei cali e’ che il Giappone ha il secondo debito maggiore al mondo dopo lo Zimbabwe, uno stato del terzo mondo. Anche se va sottolineato che i Cds sul debito sovrano a cinque anni del Sol Levante sono aumentati in maniera moderata sinora. Il costo per assicurarsi contro un default e’ salito a $95 per $10.000 di debito su una durata di cinque anni.
Shiller non e’ il solo a prevedere che i danni enormi provocati dal terremoto potrebbero essere il punto di svolta per un paese la cui popolazione e’ estremamente vecchia e il cui sistema burocratico e politiche legate alle tradizioni impedisacono la messa in moto di riforme economiche drastiche.
In Usa e Europa, il disastro giapponese potrebbe essere quel tipo di cambiamento fondamentale in prospettiva che causera’ una fuga dagli asset piu’ rischiosi. Anche se ai tempi del sisma Kobe che ha colpito il Giappone non c’era alcun legame tra Washington e Tokyo ma i mercati azionari iniziarono a calare dovunque. Perche’?
“Penso che la storia del fallimento umano o degli errori dell’essere umano in genere, il fatto che il governo non sia riuscito a gestire il pericolo del terremoto. Ha creato una sorta di atmosfera diversa a livello emotivo. Ci ha portati a rivedere le nostre prospettive generali e basilari”.
Come se non bastasse i problemi del Giappone questa volta hanno gia’ iniziato a pesare sui prezzi del petrolio che erano cresciuti nelle ultime settimane per effetto delle rivolte in corso in Medioriente e Nordafrica.