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Terremoto diplomatico nel Golfo: 4 paesi rompono col Qatar

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Terremoto diplomatico nei paesi arabi. Due settimane dopo la visita a Riad del presidente americano Donald Trump che aveva chiesto ai paesi musulmani di agire in modo deciso contro l’estremismo religioso, Arabia Saudita, Egitto, Emirati arabi e Bahrein hanno rotto le relazioni diplomatiche con il Qatar, chiudendo tutte le frontiere aeree e terrestri verso la nazione accusata di fomentare il terrorismo nei paesi confinanti e nello Yemen.

“Il governo del Regno dell’Arabia Saudita – si legge nella nota dell’agenzia stampa ufficiale di Riad -, esercitando i suoi diritti sovrani garantiti dal diritto internazionale e proteggendo la sicurezza nazionale dai pericoli del terrorismo e dell’estremismo, ha deciso di interrompere le relazioni diplomatiche e consolari con lo Stato del Qatar”.

L”Arabia Saudita ha chiesto inoltre agli abitanti del Qatar di lasciare il proprio territorio entro 14 giorni.

l primo effetti della decisione senza precedenti dei paesi arabi di “isolare” il Qatar è quello che colpisce principalmente la compagnia aerea di stato, una delle più grandi del mondo, e mette a rischio anche i campionati mondiali di calcio che l’emirato dovrà organizzare nel 2022.

Intanto, Rex Tillerson, segretario di Stato americano, ha rivolto un appello ai paesi arabi, invitandoli a superare le divergenze e a ritrovare l’unità. Forse però non è un caso che il conflitto diplomatico sia esploso pochi giorni dopo la visita di Donal Trump nella regione.

Tra le prime conseguenze della rottura diplomatica, la compagnia aerea Etihad ha annunciato di sospendere i voli da e verso il Qatar.  In un comunicato Etihad Airways precisa che la sospensione partirà da domani; Arabia saudita, Emirati e Bahrein hanno deciso di bloccare per 24 ore lo spazio aereo di loro competenza e le frontiere terrestri e marittime con Doha.

Immediati anche i riflessi sul prezzo del petrolio. Il Wti scadenza luglio sale dell’1,2% a 48,22 dollari al barile mentre il Brent, scadenza agosto, segna a sua volta un +1,2% a 50,53 dollari.