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(WSI) –
In settimana in area Euro è atteso il dato finale del Pil del terzo trimestre in cui saranno pubblicate anche le sottocomponenti ed il dato preliminare dell’inflazione di novembre, che potrebbe registrare un rialzo rispetto al mese precedente. È’ inoltre atteso l’indice Ifo tedesco e l’aggregato monetario M3 di ottobre. Negli Usa in settimana attesi numerosi dati sul comparto immobiliare oltre alla seconda lettura del Pil del terzo trimestre.
Tassi di Interesse: in area Euro la settimana si è conclusa con un rialzo dei tassi che ha interessato tutta la curva ed in particolare la a breve e medio termine, che ha beneficiato dell’andamento positivo del mercato azionario. Lo spread sul decennale tedesco ed italiano si è leggermente ristretto passando a 36 pb, rimanendo comunque su valori elevati. Ancora tensioni sul monetario con l’Euribor 3 mesi fissato a 4,69%, mentre l’indice Itraxx Crossover si è leggermente ristretto portandosi a 380 pb. La Bce venerdì si è mostrata preoccupata per il riemergere delle tensioni sul monetario, annunciando che continuerà ad immettere liquidità sul mercato al fine di provare a portare i tassi interbancari a breve termine vicino al tasso di riferimento. La Bce si è dichiarata pronta ad immissioni extra di liquidità anche dopo la fine dell’anno.
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Tale manovra potrebbe essere già evidente nel corso delle aste repo a sette giorni ed a tre mesi in calendario questa settimana. Per il due anni il supporto passa per 3,61%, mentre per il dieci anni a 3,94%. Tassi di mercato Usa in rialzo con conseguente appiattimento della curva che è ritornata intorno ai 90pb dopo aver toccato il record di periodo a 100pb sul segmento 2-10 anni. Le prese di profitto sul mercato obbligazionario sono state indotte dal contestuale recupero dei mercati azionari. Le prime indicazioni sull’andamento delle vendite nel c.d. Black Friday (così chiamato trattandosi del week end in cui il volume delle vendite è storicamente tale da riportare in nero i bilanci dei rivenditori) sono positive in termini di affluenza ai grandi magazzini, sebbene sussistano ancora dubbi sui volumi delle vendite effettive.
Nel frattempo, secondo quanto riportato dal Wsj, le tre banche Usa (JPMorgan, Bank of America e Citigroup) sponsor del c.d. superfondo incaricato di riacquistare i titoli aventi come sottostanti i mutui avvalendosi della sponsorizzazione del governo Usa, sarebbero pronte ad annunciare questa settimana l’affidamento dell’incarico di gestore a BlackRock. Si tratta di un asset manager detenuto al 49% da Merrill Lynch che dovrebbe garantire indipendenza nel delicato processo di fissazione dei prezzi di carico dei Cdo che saranno trasferiti al nuovo superfondo. L’obiettivo delle tre banche Usa sarebbe quello di riuscire ad avere il superfondo effettivamente operativo già da gennaio. Oggi confermiamo il supporto sul decennale a quota 4% con possibilità di spingersi tra oggi e domani fino al 4,10%.
Valute: Dollaro in recupero verso Euro dopo aver toccato un nuovo minimo a quota 1,4967. Il recupero del biglietto verde è da ricollegarsi al clima di maggior fiducia sull’andamento delle vendite nel ponte del Thanksgiving. Primo supporto a quota 1,4775. Dopo l’apprezzamento di venerdì, lo Yen è tornato a deprezzarsi durante la notte grazie al recupero dei listini azionari asiatici. Il report positivo sulle vendite Usa durante il Thanksgiving ha lievemente aumentato l’ottimismo degli investitori globali. In Giappone i dati più importanti della settimana si avranno il prossimo venerdì (inflazione e consumi delle famiglie). Verso Euro il cross trova livelli di supporto a 159,50 e 158,70, la resistenza a 162,60. Prosegue l’apprezzamento dello Yuan cinese. Domani una rappresentanza europea di cui fa parte anche Trichet, arriverà in Cina e probabilmente richiederà una maggiore flessibilità dello Yuan.
Materie Prime: venerdì la maggior parte delle materie prime hanno chiuso al rialzo, in una giornata semifestiva negli Usa. I mercati oggi torneranno ad orari di contrattazione regolari. Torna a salire il greggio Wti poco sotto i 99$/b su rinnovate preoccupazioni circa le scorte e sulla debolezza del Dollaro. Tra gli industriali rimbalza il rame (+3,1%) grazie al calo delle scorte a Shangai, mentre scendono l’alluminio (-1,1%) ed il nichel (-2%). In aumento i preziosi grazie alla debolezza del Dollaro. Tra gli agricoli balzo della soia (+1,5%) salita ai massimi degli ultimi 34 anni su aumento degli acquisti cinesi di scorte Usa.
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