(WSI)- Tassi di interesse: in area Euro i tassi di mercato governativi e swap sono saliti su tutta la curva ed in particolare sul tratto a due anni comportando un allargamento dello spread di curva. Sui periferici si è invece assistito ad un calo dei differenziali. In mattinata lo spread Italia-Germania è sceso sotto i 150 pb.
Continua il rialzo del tasso Eonia swap a 3 mesi e dell’Euribor di pari scadenza. Trichet in un’intervista al Wsj ha dichiarato che la Bce non reagisce a rialzi temporanei dei prezzi al consumo causati da aumenti dei prezzi delle materie prime, almeno fino a quando questi non comportano “second round effect” (ad esempio il rialzo dei salari).
Trichet ha anche aggiunto che l’inflazione core non può essere usata dalle autorità monetarie per le proprie valutazioni, in quanto non rappresenta necessariamente un indicatore delle tendenze future dei prezzi. La Bce in una fase come questa è quindi molto attenta, ma al momento non vede rischi secondari. Tuttavia secondo quanto riportato da Bloomberg a dicembre in Germania i dipendenti del settore chimico hanno chiesto aumenti salariali del 7%, mentre il sindacato dei metalmeccanici IG Metal ha chiesto un incremento del 6%.
Il membro della Bce Stark è intervenuto in merito alle future funzioni dell’Efsf, dichiarando che tra queste potrebbe essere inclusa l’acquisto di bond o l’iniezione di capitale nelle banche commerciali, aggiungendo però che queste decisioni saranno prese a livello politico.
Sul fronte macro segnaliamo il rialzo della componente prospettica dell’indice Ifo tedesco di gennaio, poco variata quella corrente. Negli Usa venerdì si è assistito ad un calo dei tassi di mercato governativi soprattutto sulla parte lunga della curva. Le borse hanno chiuso contrastate.
Sul fronte macro la settimana prevede due eventi importanti. Il primo sarà la riunione del Fomc dove non ci aspettiamo novità né sul fronte tassi né su eventuali modifiche al QE2. Sarà interessante vedere se la Fed prenderà atto dei miglioramenti dell’economia delle ultime settimane, confermando nel comunicato l’impegno a mantenere i tassi bassi per un esteso periodo di tempo.
Inoltre il board prevede l’esordio di 4 nuovi membri votanti, alcuni dei quali avevano espresso dubbi sul QE2 nella parte finale del 2010 quando non avevano diritto di voto. Non sarà invece più membro votante Hoenig, colui che per tutto il 2010 si è opposto al mantenimento dei tassi bassi poiché temeva rischi inflattivi e bolle speculative sugli asset. Il Wsj scrive che nel corso del 2011 la Fed potrebbe considerare l’introduzione di un target formale sull’inflazione.
Attualmente la Fed ha un target informale del 2% sul PCE core in base alle parole di Bernanke ed ha come obiettivo quello di massimizzare l’occupazione. L’altro evento di rilievo è il Pil relativo al quarto trimestre atteso dal mercato al 3,5% annualizzato soprattutto grazie al forte apporto della componente consumi. Infine da seguire anche il discorso di Obama che ha parlato tramite un video nel week end.
Secondo FT, Obama dovrebbe focalizzare il discorso su due punti: 1) investimenti mirati in aree come l’energia alternativa, le infrastrutture e l’educazione in modo da assicurare la crescita, la competitività del paese e la creazione di posti di lavoro; 2) gestione responsabile del debito e del deficit di bilanci. Possibili anche accenni ad una riforma fiscale per le imprese che abbassi l’aliquota fiscale.
Valute: venerdì è proseguito l’apprezzamento dell’euro vs dollaro, con la moneta unica che sta beneficiando dell’allargamento del differenziale tassi tra le due aree sul breve termine. Inoltre sembrerebbe che il cross recentemente abbia beneficiato delle ricoperture degli speculatori infatti, gli ultimi dati del CFTC aggiornati a martedì scorso, hanno evidenziato che gli speculatori sono tornati rialzisti sul cross tramite future per la prima volta da 9 settimane. Questa mattina si sta assistendo ad un lieve calo del cross.
Per oggi un’area di resistenza si colloca presso 1,3650-1,37, Il supporto passa poco sopra 1,35. Euro in apprezzamento anche verso yen con il cross salito ai massimi da fine novembre. La resistenza si colloca a 113,70, dove passa a media mobile esponenziale a 200 giorni. Supporto odierno in area 111,70-112.
Materie Prime: chiusura di settimana sostanzialmente positiva per le principale commodity. Ancora una volta i rialzi maggiori hanno interessato il settore agricolo guidato da caffè (+3,7%) e zucchero (+3,3%). Tra gli energetici il greggio wti (-0,5%) continua a rimanere sotto i 90 $/b mentre salgono le quotazioni del gas naturale (+0,9%). Ancora in calo i metalli preziosi. Misti quelli industriali.
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