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Tensione sul mercato dei titoli di stato, in aumento i differenziali

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SIENA – Tassi di interesse: in area Euro i tassi di mercato hanno registrato un lieve calo sia sul comparto governativo sia swap. In mattinata sta continuando il calo dei tassi governativi, mentre sui periferici si sta assistendo ad un allargamento dei differenziali penalizzati dalla notizia del declassamento del rating spagnolo da parte dell’agenzia Moody’s.

Il rating è stato infatti portato a Aa2 da Aa1 (terzo gradino dell’investment grade, alla stregua del rating attuale di S&P) con outlook negativo. Il taglio è stato motivato dallo scetticismo dell’agenzia di rating sull’entità di fondi necessari per ristrutturare il sistema bancario del paese, stimato dal governo in 20Mld€ a fronte dei 40-50Mld€ stimati da Moody’s.

Intanto in merito alla riunione dei leader e capi di governo dell’area Euro di domani, una fonte del governo francese ha dichiarato che discuteranno del patto di competitività proposta dalla Germania. Secondo alcune indiscrezioni gli elementi più controversi della proposta, come l’eliminazione dell’indicizzazione dei salari saranno probabilmente eliminati, ma dovrebbero essere concordate misure per limitare i deficit pubblici, aumentare gradualmente l’età pensionabile e lavorare verso un’imposta comune per le imprese. Domani inoltre, secondo la fonte, discuteranno delle misure intraprese dal Portogallo, ma non è in preparazione nessun piano di salvataggio.

In Irlanda Enda Kenny, leader del partito di centro destra, è stato eletto primo ministro. Il neo premier ha promesso di negoziare termini più favorevoli sui prestiti ricevuti dagli altri paesi dell’area. Sul fronte macro si segnalano i dati migliori delle attese sulla produzione industriale tedesca e francese di gennaio, che hanno beneficiato del buon recupero del settore costruzioni. Per oggi è attesa la riunione della BoE che non dovrebbe apportare modifiche al livello dei tassi, ma all’interno del board potrebbero emergere ancora membri a favore di un rialzo, facendo intendere la possibilità di modificare i tassi nei prossimi mesi.

Negli Usa i tassi di mercato hanno chiuso in calo su tutta la curva, in particolare sul tratto a dieci anni dopo il buon andamento della relativa emissione da 21Mld$. La settimana di aste si concluderà oggi con la vendita di titoli trentennali per 13 Mld$. Nel frattempo, in base alle dichiarazioni fornite dal gestore di Pimco Bill Gross, il posizionamento in Treasury del fondo Total Return da 237Mld$ (in più grande fondo obbligazionario al mondo) sarebbe stato azzerato, per la prima volta dagli inizi del 2008. Bill Gross ha precisato che al momento Pimco detiene solo 30-40Mld$ di titoli governativi Usa a breve termine. La decisione sarebbe stata presa sull’attesa che la fine del programma di easing quantitativo della Fed possa portare i tassi decennali ad un livello superiore dell’1,5% rispetto alle quotazioni correnti.

Sul fronte azionario, l’indice S&P ha chiuso in calo frazionale penalizzato dai titoli legati alle materie prime e dal settore tecnologico; a pesare su quest’ultimo il forte calo dell’indice di semiconduttori Sox (-3%) dopo le previsioni sul primo trimestre deludenti da parte di Texas Instruments. Per oggi, dal lato macro, sono attesi i consueti dati settimanali sui sussidi alla disoccupazione oltre ai dati sulla bilancia commerciale di gennaio.

Valute: euro in forte deprezzamento in mattinata con il cross che ha ampliato il calo dopo la notizia del taglio del rating spagnolo. Sarà importante la tenuta di area 1,3750/1,38 prima di ipotizzare un ulteriore calo verso area 1,35. Per oggi prima resistenza a 1,3860. Yen in deprezzamento vs dollaro con il cross in prossimità della resistenza in area 83. Apprezzamento vs euro sulla scia del ribasso dell’euro/dollaro. Il supporto da monitorare si colloca in area 114.

Rivisto al ribasso il Pil giapponese del quarto trimestre a -1,3% annualizzato da -1,1% a causa di una revisione peggiorativa nelle componenti investimenti aziendali e consumi delle famiglie.

Deprezzamento dello yuan cinese vs dollaro dopo l’inatteso deficit commerciale di febbraio (il più elevato degli ultimi 7 anni) causato dal forte rallentamento delle esportazioni.

Materie Prime: andamento divergente tra le due tipologie di petrolio: il Brent è salito del 2,6%, mentre il Wti è calato dello 0,7% penalizzato dal nuovo record delle scorte a Cushing. Tra i preziosi in rialzo soprattutto l’argento (+1,1%). Negativi i metalli industriali guidati da zinco (-5,1%) e piombo (-4,2%). Tra gli agricoli in calo il grano (-2,5%) e la soia (-2,3%). In rialzo il caffè (+2,5%).

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