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Tempi duri per Credit Agricole e BNP Paribas, anche nel 2012

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Roma – Si addensano le nubi su Credit Agricole e Bnp Paribas. Le due banche francesi si preparano ad affrontare un 2012 a ostacoli, travolte dai venti di crisi del mercato dei titoli di stato. Secondo l’agenzia di stampa Bloomberg, dal 1° luglio le vendite di bond societari emessi dalle società francesi, hanno subito un calo del 22% su base annua, attestandosi a 62,6 miliardi di euro. E nel secondo semestre dell’anno, le due banche sopra citate hanno raccolto la cifra più bassa dal 2007.

Le cose non dovrebbero andare meglio l’anno prossimo, in vista del temuto taglio della tripla A sul debito sovrano della Francia e di una sempre più probabile caduta in recessione della seconda più grande economia europea. “Il 2012 si prospetta come un anno denso di sfide – ha commentato Bernard du Boislouveau, co-responsabile del mercato dei debiti presso di Credit Agricole CIB -I problemi macroeconomici insieme a quelli del debito sovrano sono ben lontani da una soluzione”.

Secondo i dati di Bloomberg, Credit Agricole CIB, divisione investment banking della terza più grande banca d’oltralpe, è stato il più grande operatore ad agire in qualità di advisor nel mercato dei bond societari nel 2011, con una quota di circa il 20%, seguita da BNP Paribas, che controlla il 13%. Segue Natixis, che siede al terzo posto davanti a Société Générale.

Ma in un mercato caratterizzato da un’alta componente di volatilità, come è quello attuale, le società restano dunque alla finestra, aspettando tempi migliori per rastrellare fondi sul mercato obbligazionario. “Le società dispongono di molto cash e l’attività di fusioni e acquisizioni M&A non è come prima”, ha spiegato Laurent Attali, responsabile dei mercati dei debiti presso BNP Paribas, in una intervista rilasciata a Bloomberg – Se le società hanno bisogno di finanziarsi, lo posso fare, ma per quelle che lo hanno già fatto, non c’è il desiderio di essere sottoposti alla pressione presente in un mercato volatile”.