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TELECOMUNICAZIONI: NUOVI MINIMI ALL’ORIZZONTE

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Commento tecnico sui titoli del settore telecomunicazioni

Quest’analisi esamina dapprima le prospettive dei titoli telefonici in ottica di medio-lungo periodo, basando le considerazioni sullo studio del corrispondente indice settoriale.

Successivamente, indica le aspettative di prezzo per l’immediato futuro relativamente a ciascun valore appartenente a questo comparto.

Analisi di medio lungo termine

L’esame del grafico storico dell’indice Comit Comunicazioni consente di osservare come, dopo un formidabile rialzo partito nel settembre 1992 e durato quasi ininterrottamente per circa otto anni, con le quotazioni che si sono moltiplicate per ben venticinque volte dai valori minimi, dal marzo 2000 l’andamento dei corsi abbia subito una chiara inversione di rotta.

Il mercato è ancora oggi caratterizzato da una tendenza riflessiva che testimonia una maggior pressione delle vendite rispetto agli acquisti.

L’evidenza del trend discendente è del resto confermata dall’incessante messa a segno di massimi relativi disposti ogni volta a livelli di prezzo progressivamente inferiori.

In prospettiva futura, considerato che non sussistono al momento indicazioni tali da lasciar intuire un imminente cambiamento del trend principale, è probabile che, esaurita entro una decina di sedute l’attuale fase di assestamento, il mercato possa nuovamente riprendere il trend primario spingendo le quotazioni verso il raggiungimento di nuovi minimi annuali.

Analisi di breve periodo

Olivetti.

Le quotazioni del titolo, corrispondenti a un terzo del livello raggiunto nel marzo 2000, hanno recentemente tentato per ben sette volte di superare l’importante ostacolo tecnico rappresentato dalla resistenza situata in area €1,50.

La volatilità dei corsi appare ormai estremamente ridotta indicando come, dopo un probabile ennesimo tentativo di recupero verso quota 1,44, il titolo possa riprendere, nella seconda parte del mese di aprile, il proprio trend discendente dirigendosi verso il raggiungimento dei target di €1,25 (entro 3-4 settimane) e €1 (entro 3-4 mesi).

Pirelli

Le quotazioni del titolo attraversano da diverse settimane una lunga fase di stagnazione, caratterizzata dall’assenza di un trend definito e peraltro giustificata dall’esigenza di ricomporre gli ampi eccessi negativi conseguenti al crash dell’estate scorsa.

In ottica di breve periodo si può notare come, dopo il doppio minimo dello scorso febbraio e la conseguente ripresa d’inizio marzo, l’andamento dei corsi è stato recentemente caratterizzato dalla presenza di una fase riflessiva.

Il livello €1,71 rappresenta un discreto punto di supporto in corrispondenza del quale è possibile impostare acquisti volti a sfruttare un successivo rimbalzo in direzione di quota €1,85.

Telecom Italia

Il trend primario è tuttora impostato al ribasso così com’è confermato dalla linea di tendenza che congiunge ben diciotto massimi relativi e che al momento passa intorno al livello €10.

Tale soglia di resistenza ha finora rappresentato un importante ostacolo in grado di bloccare per ben cinque volte i recenti tentativi di ripresa dei corsi.

L’estrema compressione della volatilità rende probabile, aldilà di un nuovo breve tentativo di recupero verso quota €9,80, l’avvio entro una decina di sedute di una fase discendente di ampia portata, destinata a spingere i corsi verso il raggiungimento del supporto situato intorno al livello 8€.

Telecom risp

Nell’ambito del settore, il titolo dispone di un’elevata forza relativa che ha consentito ai prezzi di portarsi decisamente al di sopra dei livelli antecedenti al crollo dello scorso settembre.

Sconsigliamo l’investimento statico nel titolo mentre indichiamo il livello €5,60 come area in corrispondenza della quale impostare acquisti giustificati da un’ottica di trading.

Tim

Dall’osservazione del grafico emerge con evidenza il trend ribassista seguito dalle quotazioni, con la presenza di un’incessante sequenza di massimi disposti a livelli sempre inferiori rispetto ai precedenti.

Il titolo si distingue in negativo per la scarsa forza relativa che ha quasi del tutto vanificato il recupero dei prezzi avvenuta dopo le discese dei mesi scorsi.

La debolezza di fondo è confermata anche dall’analisi dl grafico orario che, dopo la formazione di un doppio massimo a quota €5,60, rende probabile un’imminente discesa fino a €5,15, ove consideriamo possibile impostare acquisti giustificati da un’ esclusiva ottica speculativa.

Tim risp

Le quotazioni del titolo si sono riportate sui livelli massimi degli ultimi mesi in funzione del “appeal” rappresentato dal prossimo stacco del dividendo.

Aldilà di questo fattore contingente, riteniamo poco opportuno inserire il titolo in portafoglio in ottica d’investimento duraturo.

Il livello €4 rappresenta un importante punto di supporto in corrispondenza del quale è possibile acquistare il titolo.

Seat Pagine Gialle

Il titolo, stella del rialzo culminato nei massimi del marzo 2000, è ora reduce da una devastante discesa che ha vanificato gran parte dei progressi messi a segno negli ultimi anni.
Il trend primario discendente pare ancora essere lontano dall’esaurirsi ed è per ora unicamente intervallato da fasi di assestamento tecnico.

In chiave operativa, consideriamo unicamente valido agire in ottica di trading.

A tale scopo, il livello €0,805 rappresenta un discreto punto di supporto da tener presente per chi voglia sfruttare un conseguente probabile rimbalzo tecnico in direzione di quota €0,88.

British Telecom

Le quotazioni del titolo scendono pressoché ininterrottamente dai dicembre 1999 non fornendo al momento alcuna indicazione d’imminente inversione del trend.

La vicinanza dei prezzi alla linea di tendenza discendente di lungo termine, che si pone come importante resistenza, consiglia il mantenimento di un atteggiamento operativo prudente.

Deutsche Telekom

Il titolo è reduce da una rovinosa discesa confermata dall’incessante sequenza di massimi e minimi disposti a prezzi ogni volta calanti.

L’ultimo periodo ha visto l’avviarsi di una fase di assestamento con le quotazioni che hanno trovato un discreto punto di supporto in area €16,50.

Per l’immediato futuro, consideriamo probabile l’ipotesi di un rimbalzo che possa nuovamente riportare i corsi in prossimità della resistenza situata a €17,80 ove, per prudenza, consigliamo di alleggerire eventuali posizioni rialziste detenute in portafoglio.

France Telecom

La situazione tecnica è del tutto assimilabile a quella del titolo tedesco.

Uno storno verso il livello €30,50 può rappresentare una buona occasione per impostare acquisti volti a cogliere un probabile successivo rimbalzo tecnico.

*Erasmo Paolella
Gestore di Banque Cortal (Gruppo BNP Paribas)