L’amministratore delegato di Telecom Italia Franco Bernabè ha così commentato i risultati raggiunti nel corso del 2009: “sono molto soddisfacenti alla luce dei profondi cambiamenti attuati sul business mobile sia in Italia sia in Brasile; la capacità di recuperare efficienza ha permesso al Gruppo di raggiungere gli obiettivi di profittabilità e consente di guardare al 2010 con maggiore serenità”.
Bernabè ha continuato così: “La robusta generazione di cassa e la riduzione ulteriore del livello di indebitamento ci consentiranno di rafforzare il ruolo di Telecom Italia come azienda leader dello sviluppo tecnologico, avvicinandoci sempre più al cliente e alle sue esigenze. Alla luce dei risultati consuntivati e convinti dell’efficacia delle azioni intraprese, che continueranno nel prossimo futuro, il Consiglio ha deciso di proporre agli Azionisti la distribuzione di 5 euro cent di dividendo per le azioni ordinarie e di 6,1 euro cent per le azioni di risparmio, una scelta coerente con i risultati e di fiducia nell’evoluzione del Gruppo”.
“Telecom Italia ha oggi l’occasione di illustrare le tappe raggiunte nel percorso tracciato un anno fa con la presentazione di un piano industriale focalizzato su un ritorno ai fondamentali. Il 2009 è stato un anno di grandi sfide caratterizzato da una profonda crisi economica e, per quanto riguarda Telecom Italia, da importanti cambiamenti organizzativi e commerciali. Le azioni intraprese quest’anno dalla società ci permetteranno di affrontare le sfide future. Continueremo a focalizzarci sul controllo dei costi operativi e degli investimenti che si concentreranno sui settori di business più remunerativi. Questo approccio selettivo ci consentirà di incrementare la generazione di cassa, che resta il nostro obiettivo prioritario insieme alla riduzione del debito”.
E ancora: “Sul piano geografico lo sviluppo si concentrerà su Italia e Brasile. Con Tim Brasil, che ha ormai completato il suo riposizionamento, siamo pronti a competere con successo come operatore pure mobile in uno dei paesi emergenti con maggiore potenziale di crescita”.
Guardando ai risultati di bilancio, il gruppo Telecom ha chiuso il 2009 con ricavi pari a 27.163 milioni di euro, con una riduzione del 6,3% rispetto a 29.000 milioni di euro di fine 2008 (-1.837 milioni di euro). In termini di variazione organica la riduzione dei ricavi consolidati è stata del 5,6% (-1.625 milioni di euro).
L’EBITDA è pari a 11.115 milioni di euro e aumenta, rispetto al 2008, di 25 milioni di euro (+0,2%) con un’incidenza sui ricavi che passa dal 38,2% del 2008 al 40,9% del 2009. In termini organici l’EBITDA si riduce di 52 milioni di euro (-0,5%) mentre, sempre a livello organico, l’incidenza sui ricavi è pari al 41,7% nel 2009 con un incremento di 2,2 punti percentuali rispetto a fine 2008 (39,5%).
L’EBIT è pari a 5.493 milioni di euro, con un incremento di 56 milioni di euro rispetto al 2008 (+1,0%) con un’incidenza sui ricavi che passa dal 18,7% del 2008 al 20,2% del 2009. La variazione organica dell’EBIT è stata positiva per 29 milioni di euro (+0,5%) con un’incidenza sui ricavi, sempre a livello organico, pari al 21,2% nel 2009 (19,9% nel 2008).
L’efficace gestione finanziaria e il positivo andamento della gestione operativa hanno consentito di incrementare l’utile prima delle imposte di 445 milioni di euro (+15,4%) rispetto al 2008, attestandosi a 3.339 milioni di euro.
Le imposte sul reddito sono pari a 1.121 milioni di euro e registrano un incremento di 444 milioni di euro rispetto al 2008 anche in relazione al venir meno di alcuni benefici fiscali.
Il risultato netto consolidato è pari a 1.581 milioni di euro e si riduce di 596 milioni di euro rispetto al 2008, principalmente per effetto della svalutazione dell’avviamento attribuito alle attività broadband in Germania, delle maggiori imposte di competenza dell’esercizio per l’esaurimento dei crediti d’imposta e il venire meno di alcuni benefici fiscali.
Gli investimenti industriali del 2009 sono pari a 4.543 milioni di euro, con una riduzione di 497 milioni di euro rispetto al 2008. L’indebitamento finanziario netto è pari a 34.747 milioni di euro, in aumento di 708 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2008 (34.039 milioni di euro).
Rispetto al 30 settembre 2009 (35.506 milioni di euro) l’indebitamento si riduce di 759 milioni di euro. L’indebitamento finanziario netto rettificato è pari a 33.949 milioni di euro, in riduzione di 577 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2008 (34.526 milioni di euro).
Relativamente alla Capogruppo, il risultato netto di Telecom Italia S.p.A. è pari a 1.399 milioni di euro, in diminuzione di 74 milioni di euro rispetto al 2008 (1.473 milioni di euro).
Da segnalare che il bilancio consolidato al 31 dicembre 2009 di Telecom Italia tiene conto delle rettifiche e degli accantonamenti effettuati alla luce degli elementi informativi acquisiti dalla lettura delle risultanze processuali relative all’indagine -tuttora in corso – a carico, fra l’altro, della controllata Sparkle e delle successive verifiche attivate sugli esercizi a partire dal 2005.
Di conseguenza i dati comparativi dell’esercizio 2008 nonché i principali dati economico-finanziari degli esercizi 2005, 2006 e 2007 sono stati coerentemente rideterminati.
L’accantonamento complessivo al fondo rischi che ne è derivato, si legge nella nota, ammonta a fine 2009 a 507 milioni di euro (di cui 10 milioni di euro nel 2009) ed è destinato a fronteggiare rischi e oneri di carattere fiscale e legale.
Telecom Italia ritiene che alcune operazioni degli anni 2005, 2006 e 2007 presentassero diverse anomalie, cosi come definite dallo IAS 8, tali da far concludere oggi di dover procedere al restatement dei dati di bilancio degli esercizi in questione.