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TELECOM SI FONDE CON TIM, MERGER
DA 20 MILIARDI

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Il consiglio d’amministrazione di Telecom “ha approvato il matrimonio con Tim”. Lo ha detto Paolo Baratta, consigliere indipendente del cda di Telecom, ai giornalisti che glielo hanno chiesto all’uscita al termine della riunione. “Il cda è andato benissimo. E’ stata una decisione presa all’unanimità”, ha aggiunto Luigi Fausti, consigliere di Telecom Italia.

A metà giornata è arrivato anche l’ok del Cda di Tim: “Tutto confermato come da programma. E’ andato tutto molto bene”, ha detto Giuseppe Lucchini, consigliere di amministrazione Tim uscendo dal palazzo di piazza della Borsa dove si era appena concluso il consiglio.

Il prezzo unitario dell’Opa di Telecom su Tim è di 5,6 euro sia per le azioni ordinarie sia per quelle di risparmio (su queste ultime l’Opa è totalitaria). Lo si apprende da fonti finanziarie vicine all’operazione.

Il concambio successivo è atteso a 1,73 azioni Telecom ogni Tim ordinaria posseduta. L’Opa potrebbe arrivare fino a 14 miliardi di euro; nel complesso l’operazione vale circa 20 miliardi.

E’ ancora in corso la riunione del Patto di sindacato della Pirelli che dovrà decidere l’entità dell’aumento di capitale a sostegno del riassetto Telecom-Tim. Una ricapitalizzazione che è stata stimata in circa 1 miliardo di euro. Nel pomeriggio sarà poi la volta delle conferenze stampa e delle conference call con gli analisti.

Jp Morgan è il capofila del financing dell’Opa di Telecom su Tim. Lo si apprende da fonti finanziarie. All’operazione partecipano Unicredit, Banca Intesa, Mediobanca, Capitalia. La casa di investimento americana è inoltre advisor di Telecom insieme a Lazard, Mediobanca e Mcc (Capitalia).

L’indebitamento della nuova società Telecom-Tim, al termine dell’operazione, arriverà a circa 45 miliardi, un livello che desta qualche preoccupazione nel mercato. Il livello di debito viene comunque ritenuto gestibile e, secondo quanto ha affermato il presidente del collegio dei sindaci di Tim, Pietro Adonnino, all’uscita dal Cda, “non pesa e non influenzerà i rating”.

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