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TELECOM: E’ UN MOMENTO NERO PER LE RADIO USA

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E’ un momento nero per le emittenti radio statunitensi, messe in crisi dall’avvento della radio via satellite e dal boom dei digital music players (iPod) della Apple Computers. Dopo la perdita record trimestrale di 18,4 miliardi di dollari segnata ieri dal colosso dei media Viacom in seguito alla massiccia svalutazione delle attività radiofoniche, tocca oggi a Clear Channel, la numero uno delle stazioni radio e cartellonistica, comunicare un pesante passivo a causa delle svalutazioni di alcuni asset.

Il gruppo radiofonico ha comunicato una perdita trimestrale di 4,67 miliardi di dollari, contro l’utile netto di 187,2 milioni di dollari registrato nel pari periodo dell’anno scorso. Quanto ai ricavi, sono saliti dell’1%, a 2,31 miliardi di dollari, risultando inferiori alle attese degli addetti ai lavori.

Sulla crisi dei grandi gruppi radiofonici stelle e strisce pesa la continua flessione della pubblicità, soprattutto dei grandi gruppi automobilistici e telefonici che preferiscono catturare l’attenzione del pubblico attraverso i nuovi mezzi di comunicazione più in voga.

Tiene ancora, invece, come ha notato Clear Channel, il mercato pubblicitario delle realtà locali dove operano le piccole e medie imprese. Nel 2005 Clear Channel intende dunque rilanciarsi tagliando lo spazio etere commerciale disponibile e contemporaneamente accrescendo il suo valore. Una ristrutturazione del business radio e pubblicità e messa in conto anche da Viacom che al contempo provvederà a rinvigorire gli studi cinematografici Paramount.

Al fine di concentrarsi sulle attività più profittevoli, il colosso dei media ha in programma la vendita di una quarantina di stazioni radiofoniche negli Usa, della catena canadese di teatri Famous Players e probabilmente anche dei suoi cinque parchi di divertimento Paramount Parks.