Società

TELECOM:
LUCE VERDE
A TELEFONICA

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

Telecom cambia faccia. E’ stato concluso l’accordo per il controllo tra Mediobanca, Intesa SanPaolo, Generali, Benetton e la spagnola Telefonica. Le parti hanno raggiunto l’intesa sulla totalità delle questioni aperte e poco dopo si è tenuto e rapidamente concluso il consiglio di amministrazione di Pirelli. Nel comunicato ufficiale diffuso al termine del Cda, si specifica che l’intero capitale di Olimpia, che attualmente fa capo a Pirelli (80%) e ai Benetton (20%) verrà ceduto per 4,1 miliardi di euro.

Corrispettivo ancora provvisorio. Tale cifra è tuttavia ancora provvisoria: il corrispettivo definitivo sarà determinato dalla differenza tra le 2.407.345.359 azioni Telecom Italia possedute da Olimpia, valorizzate 2,82 euro ciascuna, e l’indebitamento finanziario netto di Olimpia calcolato alla data di perfezionamento dell’accordo, che comprenderà anche i 337 milioni di euro di dividendi incassati da Telecom Italia.

Hai mai provato ad abbonarti a INSIDER? Scopri i privilegi delle informazioni riservate, clicca sul
link INSIDER

Telefonica controllerà il 10% di Telco. L’operazione prevede pertanto la costituzione di una ‘newco’ che rileverà il 100% di Olimpia (che controlla Telecom attraverso la propria quota del 18%), e che si chiamerà Telco Spa. Nella nota si evidenzia che il presidente di Telco sarà indicato “concordemente dai soci italiani”. Telefonica controllerà il 10 per cento del pacchetto azionario di Telecom e avrà due rappresentanti nel consiglio di amministrazione dell’azienda.

Le quote. “L’acquisizione – spiega infatti la nota – verrà effettuata tramite una società di nuova costituzione, Telco Spa, destinata ad incorporare Olimpia Spa, la quale, dopo l’operazione, possiederà circa il 23,6% del capitale votante di Telecom Italia, il 18% del quale acquisito tramite Olimpia ed il 5,6% apportato da Generali e Mediobanca”.

Telefonica primo azionista di Telco. Nella nota si legge ancora che “ad esito dell’operazione e prima dell’aumento di capitale, i soci italiani possederanno il 57,7%” di Telco, mentre Telefonica, primo azionista controllerà il restante 42,3%. In particolare, Generali avrà il 28,1%, Intesa Sanpaolo il 10,6%, Mediobanca il 10,6% e Sintonia l’8,4%.

Previsti altri ingressi. Intesa Sanpaolo potrà in seguito, con il gradimento degli altri soci della neonata Telco, indicare nuovi primari investitori finanziari italiani, i quali potranno aggiungersi alla compagine sottoscrivendo per cassa nuove azioni, con quote singolarmente comprese tra il 2% ed il 5%.

Impatto di 3,3 miliardi per Pirelli. La cessione di Olimpia “determinerà un impatto positivo sulla posizione finanziaria netta di Pirelli & c. Spa. di circa 3,3 miliardi di euro”, conclude la nota, precisando che “il perfezionamento” dell’operazione “è previsto entro ottobre 2007”.

Prodi “neutrale”. In un’intervista a Sky Tg24 il presidente del Consiglio Romano Prodi ha dato un primo commento sull’operazione, prima che ne venissero ufficialmente diffusi i dettagli: “Stiamo a vedere. Su Telecom ho sempre detto che ero assolutamente neutrale e rimango tale. Mi fa piacere che si sia rinnovato l’impegno anche da parte di istituzioni finanziarie italiane. Poi vedremo gli aspetti dell’accordo e come si svilupperà in futuro. E soprattutto come saranno scelti coloro che dovranno gestire questa azienda”.

Alla domanda se dunque il piano Rovati fosse giusto, il premier ha replicato: “Non rispondo nemmeno sotto tortura. Ma la verità è già venuta fuori e continuerà a farlo, perchè la pulizia e la rettitudine alla fine vincono sempre”. Il piano elaborato dall’ex consigliere economico di Prodi Angelo Rovati prevedeva lo scorporo della rete fissa da Telecom Italia e il suo passaggio sotto il controllo della Cassa depositi e prestiti. Quando il piano venne reso pubblico, Rovati se ne attribuì l’assoluta paternità, dando le dimissioni.

La telefonata di Padoa-Schioppa. La dichiarazione di “neutralità” di Prodi sembra prendere le distanze dalla polemica sulla telefonata che il ministro dell’Economia Tommaso Padoa-Schioppa ha fatto al presidente delle Assicurazioni Generali Antoine Bernheim, e della quale oggi lo stesso Bernheim ha parlato durante l’assemblea. “Quando mi ha contattato su Telecom – ha detto Bernheim – gli ho detto che non ci occupiamo di telefoni, ma di assicurazioni; però se ci fosse stata un’azione complessiva, di interesse generale, avremmo partecipato. Poi gli ho detto: ‘visto che siete pronto a difendere l’italianità di Telecom, spero che, se accadrà alle Generali, il governo sia pronto a difendere l’italianità di Generali e venga in nostro aiuto”.

Gentiloni “soddisfatto”. Il ministro delle Comunicazioni, Paolo Gentiloni, ha espresso “soddisfazione” per l’accordo raggiunto. “Il governo in queste settimane non ha esercitato alcuna forma di intervento sugli assetti azionari di Telecom Italia, ma ha inteso indicare l’interesse generale del Paese per il futuro della principale azienda privata italiana. Prendo anche positivamente atto della prova di responsabilità dimostrata dal sistema finanziario italiano”.

Copyright © La Repubblica per Wall Street Italia, Inc. Riproduzione vietata. All rights reserved