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Tecnologia: arriva il ‘mantello’ dell’invisibilita’ al tatto

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ROMA (WSI) – Dopo i mantelli dell’invisibilità in grado di nascondere alla vista gli oggetti grazie ai metamateriali e alla loro capacità di piegare la luce attorno ad essi, arrivano i mantelli che impediscono di percepire un oggetto al tatto.

Un vero e proprio mantello dell’invisibilità meccanica messo a punto dai ricercatori del Karlsruhe Institute of Technology e descritto sul Nature Communications. Gli scienziati hanno in pratica creato una cavità, una sorta di guscio cristallino con una struttura che crea attorno all’oggetto un volume tale da impedire di percepirlo al tatto. Passandovi uno strumento di misura o un dito sopra non si percepisce assolutamente niente.

Il mantello è basato su un metamateriale, cioè un materiale che una volta modificato nella struttura acquista proprietà diverse da quelle finora note. Si tratta di un polimero con struttura cristallina costituita da minuscoli coni aghiformi, le cui estremità si toccano. La dimensione dei punti di contatto è calcolata con estrema precisione affinché l’oggetto abbia le capacità meccaniche desiderate.

Nello strato inferiore del metamateriale è posto un cilindro rigido: se un oggetto viene inserito qui scompare al tatto. Come succede? La struttura del metamateriale dirige la forza del dito che tocca l’oggetto in modo tale che sembri completamente inesistente. “Dovremo aspettare molto tempo per le applicazioni reali, ma con l’aiuto del principio trovato, potrebbe essere possibile produrre vetri smerigliati per bagni con barre metalliche integrate o sensori contro i furti invisibili dall’interno e dall’esterno “, spiega Robert Schittny, primo autore dello studio.

Non solo, ma in pochi anni si potrebbero produrre materiali con proprietà meccaniche arbitrarie, come materassi estremamente sottili e leggeri o tappeti che nascondono cavi sottostanti.Insomma, siamo a un passo dall’invisibilità.