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TEAM AMERICA: CATASTROFISTI E ORSI IN AGGUATO

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Si stanno scatenando piu’ del solito, negli ultimi giorni, gli analisti tecnici ribassisti americani. Se codesto fosse un “contrarian indicator”, sarebbe segno che il rimbalzo dei prezzi azionari e’ vicino. Di fatto, dal punto di vista tecnico, i graficisti hanno notato ultimamente parecchie di quelle che loro chiamano “allarmanti divergenze”.

La prima divergenza negativa si sta verificando tra il (VIX – Cboe) o Volatility Indicator, e cioe’ l’indice della volatilita’ o della “paura”, elaborato a Chicago, e l’indice benchmark, lo S&P 500 (SPX – Amex). Ebbene il VIX ha appena toccato i nuovi minimi assoluti (schiacciato a 13.16, il che non accadeva dal gennaio 1996) mentre lo S&P 500 continua a rimanere sotto i suoi vecchi massimi. Che significa? Che gli operatori, a Wall Street, sono diventati troppo accomodanti, soft, o “compiacenti”, in una parola troppo ottimisti, anche se il mercato non ce la fa proprio a salire verso nuovi massimi.

Ma la piu’ importante divergenza notata dagli analisti tecnici e’ quella che si sta verificando tra l’indice Dow Jones Industrial Average (DJIA – Nyse) e il Dow Jones Transportation Average (DJTA – Nyse). Secondo i dettami della Dow Theory questi due indici “chiave” dell’
azionario Usa devono sempre poter confermare a vicenda i loro reciproci livelli, con curve che sul grafico alla fine si somigliano molto nell’andamento generale. Invece adesso abbiamo il DJIA che continua a scendere (senza contare che e’ allo stesso livello piu’ o meno del 1998), mentre il DJTA sta mettendo a segno nuovi massimi (vedi grafico a fondo pagina).

In un numero di Barron’s, il settimanale finanziario del Wall Street Journal, Richard Russell, predicatore riconosciuto e accettato della Dow Theory e guru principe di tutti i ribassisti, ha scritto di recente un articolo: “The Dow Transports have raced ahead of the Industrials. Bad news for bulls?” (“Il Dow Trasporti e’ salito al di sopra del Dow Industrials. Cattive notizie per i tori?”.

Ebbene, prima di dare una risposta, basti notare che in effetti l’indice Dow Transportations negli ultimi 12 mesi e’ salito dell’8% (nonostante un impressionante rialzo del petrolio di circa il 70% nello stesso periodo) rispetto a un calo del 2% per il Dow Industrials. Sostiene Russell: “Quando gli Industrials non confermano l’andamento del Dow Transportations, cio’ indica che c’e’ un problema. E piu’ tempo ci vuole per la conferma, peggio è”.

Russell nota anche che una forte divergenza tra i due maggiori indici del Dow Jones capito’ nel 1973 (a quell’epoca fu il contrario: nuovi massimi del DJIA appaiati a massimi via via inferiori per il DJTA). Cio’ che segui’ fu un devastante mercato Orso, che fece precipitare gli indici di Wall Street ai nuovi minimi assoluti nel 1974.

Il dettaglio di quale scenario si stia preparando adesso, per i fund manger, banche e investitori istituzionali, promotori finanziari e per chiunque possiede azioni, e se sia vero che la situazione e’ cosi’ allarmante come i catastrofisti sembrano suggerire; oppure se sia il caso di comprare selettivamente determinate azioni e settori, viene spiegato nella continuazione di questo articolo. L’articolo completo, che comprende anche un’ attenta analisi del mercato Usa utilizzando i principi di Fibonacci, sara’ pubblicato lunedi’ sera in Target News, una delle 12 sezioni riservate agli abbonati a INSIDER. Se non sei gia’ abbonato, puoi farlo subito (se hai una carta di credito) cliccando sul
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Stante l’importanza della situazione, Wall Street Italia apre su questo tema un dibattito, invitando i piu’ qualificati analisti tecnici e graficisti italiani a dare il loro contributo: speriamo rivelino anche al resto del mercato cosa sta accadendo sulle borse americane. Pubblicheremo in Prima Pagina i migliori articoli che ci arriveranno via email (vedi qui sotto).