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TASSI & FED: RIBASSI A BREVE, RIALZI A MEDIO

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*Questo documento e’ stato preparato da MPS Capital Services ed e’ rivolto esclusivamente ad investitori istituzionali ovvero ad operatori e clientela professionale ai sensi dell’allegato n.3 al
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(WSI) – In area Euro è attesa la seconda lettura del Pil del quarto trimestre che dovrebbe confermare il rallentamento registrato nella prima lettura, con un minor contributo da parte dei consumi privati e degli investimenti. Negli Usa oggi sono attesi i discorsi di diversi membri della Fed tra cui Bernanke (sul tema pignoramenti) e Kohn, quest’ultimo chiamato a rappresentare la situazione del sistema bancario Usa in un’audizione davanti al congresso.

Tassi di Interesse: in area Euro i tassi di mercato hanno chiuso la sessione contrastati. Sono infatti scesi i tassi sulla parte a lungo termine della curva, mentre sono saliti quelli a breve. Lo spread sul 2-10 anni è sceso sotto i 66 pb, mentre lo spread sul decennale Italia Germania è salito a 46 pb. Nuovi massimi per l’indice Itraxx Crossover a 5 anni, che ieri ha chiuso in prossimità dei 600 pb.

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Sul fronte macro, il Cpi preliminare di febbraio dell’intera area è rimasto fermo al 3,2%. Il Pmi manifatturiero di febbraio ha invece registrato un lieve rallentamento pur rimanendo sopra la soglia dei 50. In controtendenza il Pmi spagnolo sceso sotto i 50, con una forte penalizzazione della componente nuovi ordini. Intanto i ministri delle Finanze europei durante la riunione dell’Eurogruppo si sono mostrati preoccupati per il forte rafforzamento della valuta che potrebbe danneggiare la crescita dell’area. Trichet, che inizialmente aveva declinato ogni commento a riguardo, ha dichiarato che considera molto importante che gli Usa riaffermino la politica del Dollaro forte. Sul decennale il primo supporto resta a 3,82% ed il secondo a 3,78%, mentre la resistenza passa per 4%.

Negli Usa tassi di mercato in lieve rialzo parallelamente alla stabilizzazione dei mercati azionari che hanno chiuso la giornata sostanzialmente invariati. L’Ism manifatturiero di febbraio ha confermato la permanenza al di sotto della soglia dei 50 punti, con la componente occupazionale ai minimi da metà del 2003. Allo stesso tempo è proseguito in gennaio il calo della spesa per costruzioni soprattutto nel settore residenziale privato, dove si registra un calo tendenziale superiore al 19%.

Plosser, membro votante della Fed, ha dichiarato di attendersi un recupero dell’economia nella seconda parte dell’anno. A suo avviso i tassi al momento sarebbero inferiori ai livelli suggeriti da alcuni modelli. Di conseguenza, appena i mercati si saranno stabilizzati, occorrerà riportarli su valori più elevati. Si conferma pertanto l’impostazione della Fed volta a lasciare intendere la piena disponibilità a corposi e rapidi tagli dei tassi nel breve termine, lasciando però altresì percepire una decisa volontà di un rapido ripristino dei tassi su livelli più elevati appena possibile. Sul decennale supporto a quota 3,5%.

Valute: Dollaro stabile verso Euro dopo aver toccato un nuovo minimo record vs Euro a quota 1,5274. Per oggi il primo supporto si colloca a quota 1,5125 a fronte della resistenza a 1,5290. Lo Yen si mantiene in prossimità dei massimi da circa 3 anni verso Dollaro in seguito ai recenti cali delle borse. Il rapido apprezzamento della valuta nipponica sta preoccupando le autorità giapponesi che temono una ripercussione negativa sui profitti aziendali. Verso Dollaro il livello di supporto si colloca in area 102-101,68. La resistenza a 105. Verso Euro un primo livello di supporto si colloca in prossimità di 155. Possibile il test in area 154 nel corso di questa settimana.

Materie Prime: ieri si è assistito ad un’altra giornata di rialzi per il settore. La debolezza del Dollaro ed i timori di inflazione continuano a far affluire forti flussi di capitali da parte degli investitori in cerca di una copertura contro i rischi inflattivi. Il greggio Wti ha messo a segno un nuovo record a 103,95$/b in contemporanea al nuovo record dell’Euro/Dollaro. Il petrolio ha beneficiato anche della notizia di un attacco aereo Usa in Somalia e delle tensioni in America Latina tra Venezuela, Ecuador e Colombia.

Si sono avuti altri record anche in altri comparti. Tra i preziosi nuovo record dell’oro oltre i 990$/oncia e del platino. L’argento si trova sui massimi degli ultimi 28 anni. Nuovi record si sono registrati anche nel comparto agricolo per la soia e mais. In rialzo anche i metalli industriali guidati dal nichel (+5,4%). In rialzo il rame, prossimo ai livelli record del maggio 2006.

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