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TASSI USA: SENATORI SOLLECITANO LA FED

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I senatori americani stanno sollecitando la Federal Reserve affinche’ intervenga con un taglio dei tassi d’interesse all’incontro del Federal Open Market Committee, l’organo responsabile della politica monetaria USA, di martedi’.

“La fiducia dei consumatori e’ scossa – ha commentato il senatore democratico Robert Torricelli – sarebbe inconcepibile se la Fed non rispondesse questa settimana con un taglio dei tassi. Sarebbe oltraggioso e penso che la Banca centrale ha ricevuto il messaggio”.

Torricelli, cosi’ come la maggioranza degli economisti di Wall Street, prevede un allentamento di mezzo punto percentuale, mentre il senatore repubblicano Don Nickles e il democratico Tom Daschle vorrebbero una riduzione di 75 punti base.

“Spero che otterremo la collaborazione della Fed – ha commentato Nickles – Per rinvigorire l’economia non c’e’ mezzo migliore e piu’ veloce”.

Il consigliere economico del presidente Bush, Lawrence Lindsey – ex governatore della Federal Reserve – non si e’ voluto esprimere sul possibile intervento di Alan Greenspan, ma un altro ex governatore della Banca centrale, Wayne Angell – ora capo economista di Bear Stearns – ha quantificato nel taglio di un punto percentuale il giusto ammontare per ravvivare l’economia e il mercato azionario, sebbene si accontenterebbe di una riduzione di 75 punti base.

Il taglio di mezzo punto percentuale porta invece con se’, secondo Angell, il rischio di un altro significativo calo del mercato azionario.

“Qualunque sia la decisione – ha commentato – penso che richiederemo mosse aggiuntive”.

Riguardo ai tagli delle imposte proposti dall’amministrazione Bush, Daschle ha suggerito una riduzione dal 15% al 10% della fascia fiscale.

“I tagli andrebbero in questo modo a chi veramente ne ha bisogno. Questo potrebbe ravvivare l’economia”.