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TASSI USA: PRIME REAZIONI A TAGLIO FED

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Richard Berner, Morgan Stanley Il FOMC non ha tagliato i tassi ma ha ribadito i rischi di debolezza per l’economia. Con cio’ la Fed vuole lasciare la porta aperta a piu’ opzioni, nel caso sia necessario intervenire nuovamente in futuro.

Aubrey G. Lanston, economista E’ chiaro che l’opinione generale all’interno della Federal Reserve e’ che l’economia che si sta stabilizzando e a piccoli passi si si avvia verso una ripresa.

James Glassman, J.P. Morgan. Quella odierna, e’ stata la decisione migliore che la Fed potesse prendere. D’altronde, e’ stato un merito della Fed quello di tagliare i tassi ben prima che la gravita’ del rallentamento economico si facesse sentire.

Bill Hornbarger, strategist di A.G.Edwards La decisione della Fed di lasciare invariati i tassi d’interesse non e’ il solo fattore che colpisce negativamente i bond sul breve termine. Altri, incluso il Pil positivo nel quarto trimestre, si rivelano avversi per i bond. La Fed probabilmente aumentera’ i tassi di 25-50 punti verso la fine dell’anno.

Irvin Keller, chief economist per CBS.MarketWatch.com
E’ possibile che la Fed alzi i tassi d’interesse molto presto, a maggio o a giugno, ma una mossa del genere si concretizzera’ se l’economia prendera’ la direzione giusta nei prossimi mesi.
Prima di aumentare i tassi, la Fed aspettera’ che il tasso di disoccupazione smetta di crescere.
E piu’ probabile che la Fed non tocchera’ i tassi per i prossimi sei mesi.

John Youngdahl, economista per Goldman Sachs Riteniamo che la Fed non tornera’ a tagliare i tassi almeno fino al 2003. Le conseguenze di una stretta monetaria troppo presto sono, secondo la nostra opinione, peggiori di un taglio tardivo.

Drew Matus, economista per Lehman Brothers Pensiamo che il primo aumento dell’anno ai tassi d’interesse da parte della Fed arrivera’ ad agosto e il target per la fine dell’anno e’ di un tasso al 2,5%, 75 punti base in piu’ rispetto al livello attuale.

Stephen Stanley, market economist per Greenwich Capital Markets A meno che non ci siano circostanze impreviste, siamo alla fine del ciclo di tagli. La Fed ha assunto un atteggiamento piu’ ottimista rispetto ai mesi scorsi e sembra essere convinta che la recessione sia finita o vicina al capolinea. Adesso, la domanda cruciale per la Fed e’ quanto sara’ forte la ripresa.