Con 11 voti favorevoli e uno contrario, il Federal Open Market Committee, braccio operativo della Federal Reserve, ha rivisto al ribasso il costo del denaro di 25 punti base.
L’overnight interbancario scende cosi’ all’1,00%, il livello piu’ basso degli ultimi 45 anni. Il bias e’ rimasto “neutral”.
Nel documento che accompagna la decisione sui tassi, il FOMC ha osservato che l’economia deve ancora mostrare segni di stabilizzazione e che uno scenario deflazionistico e’ ancora possibile.
Fino a poco prima dell’annuncio, i future sui Fed Fund davano per certo (100%) un taglio di 25 punti base, mentre vedevano al 54% la probabilita’ condizionata di una revisione di 50 bp. Gli analisti sembravano propendere per una riduzione dello 0,50%, soprattutto dopo il dato scoraggiante sugli ordini di beni durevoli di maggio.
Per l’obiettivo sui Fed Fund si tratta del tredicesimo taglio consecutivo dal gennaio 2001, quando i tassi erano al 6,50%. L’ultima revisione al ribasso era arrivata il 6 novembre 2002, quando la banca centrale USA aveva portato il costo del denaro dall’1,75% all’1,25%.
A votare contro la riduzione di 25 bp e’ stato il presidente della Fed di San Francisco, Robert Parry, che avrebbe preferito un taglio dello 0,50%.
Rivisto di 25 punti base anche il tasso di sconto, che scende cosi’ al 2,00%.