Società

TASSI USA: GESTORI FONDI SPERANO IN ALTRI TAGLI

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

Il taglio di mezzo punto percentuale ai tassi d’interesse – annunciato mercoledi’ dalla Federal Reserve – e’ stato accolto favorevolmente dai gestori di fondi comuni, ma i manager sono concordi che occorreranno nuovi interventi di allentamento della politica monetaria per risollevare l’economia.

“E’ stata una buona idea – ha commentato Mike Boyle – penso tuttavia che occorrano ulteriori tagli al costo del denaro”.

Il gestore del Boyle Marathon Fund ha auspicato tagli dei tassi per oltre un anno mentre il suo portafoglio ha perso oltre il 53% negli ultimi 12 mesi e ora e’ convinto che il timore di Alan Greenspan per l’inflazione abbia portato l’economia in recessione e sull’orlo della deflazione.

Anche Paul Mazzilli di Morgan Stanley Dean Witter e’ d’accordo.

“Al momento prevediamo che la crescita del prodotto interno lordo sia inferiore all’1% per quest’anno. Il che significa un paio di trimestri di crescita negativa”, ha commentato Mazzilli.

Dopo uno studio degli ultimi sei cicli di allentamento della politica monetaria, Morgan Stanley ha individuato i settori che hanno meglio reagito al provvedimento della Fed.

“I titoli finanziari hanno dato i migliori risultati, cosi’ come la tecnologia”, ha osservato l’analista di Morgan Stanley.

La mossa a sorpresa di mercoledi’ suggerisce poi che la Fed e’ molto preoccupata per l’economia, ma Kurt Brouwer della societa’ di consulenza Brouwer & Janachowski non crede che l’economia reagira’ immediatamente.

Brouwer prevede buoni risultati per gli investitori in fondi obbligazionari e naturalmente per chi investe in fondi del mercato monetario, ma non e’ sicuro che chi mira al breve termine nei fondi azionari debba essere troppo felice del rally del mercato innescato dal taglio dei tassi.

“Il mercato ha reagito con euforia, ma abbiamo avuto una giornata simile anche a gennaio dopo il taglio dei tassi e il mercato poi e’ tornato a scendere – ha commentato il consulente finanziario – Quindi non significa che il peggio sia passato e che si tornera’ a salire”.

L’ulteriore taglio dei tassi dovrebbe poi dare una spinta al mercato delle offerte iniziali.

“Questo e’ molto positivo per le nuove societa – ha commentato Kathleen Shelton Smith dei fondi Renaissance IPO Plus – Quando la politica monetaria e’ stretta, e’ difficile per le start up trovare dei fondi e prevalgono quindi le societa’ gia’ solide; l’allentamento del denaro facilita il reperimento di fondi per le nuove societa’ e le aiuta ad essere concorrenziali”.

Smith ha assistito questo mese all’aumento di oltre il 50% di alcuni suoi titoli high-tech, quindi il taglio al costo del denaro e’ stato accolto con ulteriore piacere.

“Penso che la Banca centrale abbia causato il rallentamento dell’economia, quindi fa piacere vedere l’azione contraria. Avremmo voluto un simile intervento a dicembre”, ha concluso il gestore Kathleen Shelton.

A livello globale, Todd Jacobson dei fondi Credit Suisse Warburg Pincus Japan Growth e Small Company non e’ sicuro dell’impatto dell’allentamento della politica monetaria.

“In Giappone, ad esempio, il mercato si sta separando dal resto del mondo; si avra’ un nuovo primo ministro e un nuovo pacchetto economico, quindi il Paese sta marciando al proprio passo”, ha commentato Jacobson che prevede pero’ una risposta favorevole dai mercati asiatici.