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TASSI USA: COSA DICONO GLI ECONOMISTI

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Martedi’ la Federal Reserve ha ridotto per la settima volta quest’anno i tassi d’interesse, tagliando complessivamente 3 punti percentuali – l’allentamento monetario piu’ aggressivo dal 1982.

Nonostante cio’, l’economia e’ cresciuta meno del 2% annuo dalla meta’ del 2000, segnando il periodo piu’ debole degli ultimi 10 anni.

Ci vogliono circa 6-9 mesi prima che le riduzioni dei tassi si facciano sentire, ma la Fed e’ preoccupata che le societa’ non sembrano aver reagito ai precedenti sei tagli.

“La Fed sta dicendo ai CEO che e’ ora di tornare a investire – ha commentato Lara Rhame, economista di Brown Brothers Harriman – la spesa al consumo continua a essere sostenuta e anche grazie al rimborso fiscale si potrebbe vedere una ripresa nel terzo trimestre”.

” La Fed ritiene che l’economia si riprendera’ presto – ha commentato Augustine Faucher, economista di Economy.com – quindi se il processo di allentamento non e’ finito, lo sara’ presto”.

John Youngdahl di Goldman Sachs prevede invece che i fondi Fed scendano al 3% entro la prima meta’ dell’anno prossimo, mentre Irwin Kellner, professore di economia all’universita’ Hofstra e’ dell’idea che rimangano in programma altri due tagli.

“La Fed non vede ancora le condizioni per una ripresa – ha aggiunto Martin Mauro, economista di Merrill Lynch – quindi altri allentamenti sono possibili”.

“Penso che siamo nel processo di raggiungimento del fondo – ha commentato John Manley, stratego di Salomon Smith Barney – ma come ogni cosa a Wall Street richiede piu’ tempo del previsto”.

“L’economia potrebbe aver raggiunto il fondo” ha commentato Pierre Ellis di Decision Economics, ma secondo gli economisti di First Union ci potrebbero essere un altro paio di trimestri ‘torbidi’. Con il mercato del lavoro ancora in via di deterioramento, poi, gli economisti di Goldman Sachs pensano che il PIL non superi l’anno prossimo la crescita del 2%.

L’economista Bill Dudley di Goldman Sachs prevede pero’ che un ulteriore allentamento dei tassi sia in serbo per l’incontro del FOMC del 6 novembre, piuttosto che per il prossimo incontro del 2 ottobre, poiche’ il rimborso fiscale potrebbe far aumentare temporaneamente la spesa al consumo, oscurando la debolezza economica ancora presente.

VEDI:
FED E TASSI USA: SPECIALE WALL STREET ITALIA /2