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TASSI: UN GLOSSARIO PER INTERPRETARE LA FED

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Presentiamo di seguito un piccolo glossario per meglio interpretare la decisione del Federal Open Market Committee, l’organo della Federal Reserve responsabile delle decisioni in materia di politica monetaria, che si riunisce oggi a Washington:

Federal Open Market Committee:

Il FOMC si riunisce otto volte all’anno per delineare la politica monetaria americana e decidere se lasciare invariati o modificare i tassi di interesse a breve che le banche e altre societa’ finanziarie utilizzano come indicatore per determinare i propri tassi d’interesse sul prestito.

Il presidente del FOMC, come pure della Federal Reserve, e’ Alan Greenspan. I 12 membri del FOMC includono inoltre 7 governatori con seggio al Board of Governors della Fed, il direttore generale della Federal Reserve Bank di New York e 4 dei direttori generali scelti fra e 11 sedi regionali della banca centrale americana.

Fed Funds Rate (tassi d’interesse a breve):

E’ il tasso d’interesse a breve che la Federal Reserve ha il potere di variare per influenzare i tassi d’interesse che le singole banche applicano negli Stati Uniti per prestare denaro alla propria clientela. Attualmente il tasso d’interesse a breve e’ del 6,5%.

Discount Rate (tasso di sconto):

Il tasso di sconto, che attualmente e’ al 6%, e’ lo strumento principale sul quale si basa la politica monetaria della Federal Reserve. Il tasso di sconto e’ il tasso d’interesse che la banca centrale americana applica alle banche commerciali. Si tratta di un’applicazione solamente teorica, visto che e’ pratica consolidata tra le banche americane prestarsi denaro a vicenda. Il tasso di sconto e’ utilizzato come barometro per determinare a che quota dovrebbero essere i tassi d’interesse.

Balance of Risks (valutazione del rischio):

Nel gennaio scorso, la Federal Reserve ha annunciato una variazione dei termini utilizzati per descrivere quale sia l’atteggiamento del FOMC su futuri interventi sul costo del denaro.

Al termine di ogni riunione del FOMC, la banca centrale americana diffonde un comunicato dettagliato contenente le motivazioni della propria decisione e la “valutazione dei rischi” legati a un possibile aumento dell’inflazione o un futuro rallentamento dell’economia. Prima del cambiamento, questa parte del documento era conosciuta come “atteggiamento sui tassi d’interesse”, un’indicazione ai mercati su quale direzione veniva presa dalla Fed in materia di politica monetaria.

Per una copertura completa vedi anche: Tassi: Usa, la Fed li lascia invariati al 6,5%, Usa: Clinton, non lascio in eredita’ la recessione, Tassi: tutti gli uomini della Federal Reserve, Tassi: Usa, tutti i numeri all’esame della Fed e Tassi: Usa, il dilemma di Alan Greenspan .