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TASSI UE: TAGLIO DELLO 0,25% A MAGGIO SARA’ ULTIMO DELL’ANNO

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*Questo documento e’ stato preparato da MPS Capital Services ed e’ rivolto esclusivamente ad investitori istituzionali ovvero ad operatori e clientela professionale ai sensi dell’allegato n.3 al
reg. n.16190 della Consob. Le analisi qui pubblicate non implicano responsabilita’ alcuna per Wall Street Italia, che notoriamente non svolge alcuna attivita’ di trading e pubblica tali indicazioni a puro scopo informativo. Si prega di leggere, a questo proposito, il disclaimer ufficiale
di WSI.

In area Euro oggi non sono attesi dati di rilievo, ma in settimana avremo la pubblicazione dell’indice Zew ed Ifo tedesco per il mese di aprile ed i Pmi preliminari per lo stesso mese. Negli Usa la settimana sarà meno ricca di dati macro rispetto alla precedente. Tra i più importanti segnaliamo gli ordini di beni durevoli, il leading indicator ed alcuni dati relativi alle vendite immobiliari. Prosegue inoltre la stagione delle trimestrali.

(WSI) – Tassi di interesse: in area Euro la settimana si è conclusa con un rialzo dei tassi su tutta la curva e dei listini azionari. Rimane pressoché stabile il differenziale sul 2-10 anni, mentre scende sotto i 110 pb il differenziale sul decennale italia-Germania. In forte calo lo spread tra l’Euribor 1 mese e l’Eonia swap di pari scadenza a seguito di un aumento di quest’ultimo, a conferma dell’attesa di mercato di un taglio da 25 del tasso di riferimento. Bini Smaghi, membro della Bce, in un convegno a Berlino ha dichiarato che non ci sono rischi di deflazione nell’area Euro e che le aspettative dì inflazione stanno muovendosi verso l’alto.

Relativamente alla politica monetaria ha affermato che il tasso di riferimento è prossimo al livello minimo, aggiungendo che è importante mantenerlo ad un livello tale per cui non ci sono rischi per la liquidità e per le aspettative di inflazione. Le dichiarazioni sembrano confermare il taglio da 25pb nella riunione di maggio ed il mantenimento del tasso all’1% per il resto dell’anno. Per Bini Smaghi la ripresa seppur graduale si vedrà solo nel 2010 e non è escluso che in seguito alla crisi il potenziale di crescita possa essere più basso. Analogamente Trichet nel fine settimana ha ribadito che l’Istituto potrebbe ridurre il tasso di riferimento di 25 pb e che la politica di tassi zero non è appropriata per la Bce.

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Il capo dell’istituto ha inoltre aggiunto che il tasso sui depositi non verrà modificato e che sarà fornita liquidità illimitata per tutto il tempo necessario. Sul decennale la resistenza si colloca a 3,3%. Negli Usa in rialzo i tassi di mercato grazie ai dati migliori delle attese annunciati da Citigroup che ha battuto le stime degli analisti grazie agli utili da trading e regole contabili favorevoli. Lo spread 2-10 anni è salito da 193 a 198pb. In lieve rialzo le borse Usa guidate dal settore dei beni di consumo discrezionali, finanziari ed industriali. Notizie positive sono giunte anche dal fronte macro con la fiducia dei consumatori calcolata dall’Università del Michigan che ad aprile è salita ai massimi da sei mesi, attestandosi ben oltre le attese. Due membri della Fed (Kohn e Dudley) hanno dichiarato che i piani di emergenza della banca centrale non provocheranno un marcato aumento dell’inflazione, e non creeranno un significativo rischio per i contribuenti.

La Fed in futuro cercherà di essere più trasparente, pubblicando un ulteriore ammontare di informazioni circa la qualità dei finanziamenti concessi e le controparti coinvolte. Oggi gli operatori rimarranno in attesa soprattutto dei dati trimestrali di Bank of America che saranno annunciati prima dell’apertura dei mercati. Sul fronte macro atteso in lieve miglioramento il leading indicator di marzo. Sul decennale la resistenza si colloca a 2,95%, il supporto a 2,85%.

Valute: prosegue l’apprezzamento del Dollaro vs Euro sulla scia dei positivi risultati annunciati dalle banche Usa. Il cross ha raggiunto l’area di supporto collocata a 1,2950-1,30. La rottura di tale livello potrebbe dar luogo ad un movimento fino area 1,28-1,2750. Per oggi la resistenza più vicina si colloca a 1,3090. Secondo il Cftc gli speculatori la scorsa settimana hanno aumentato le posizioni combinate nette lunghe sul cross. Verso Dollaro lo Yen si mantiene stabile all’interno del range 98,15 – 99,75 che contiene i movimenti del cross da 4 sessioni. Lo Yen si è invece apprezzato verso Euro sulla scia del movimento dell’Euro/Dollaro giungendo in prossimità dell’area di supporto collocata a 126,40-127,70.

Materie prime: il greggio Wti continua a stazionare in prossimità dei 50$/b grazie a segnali di aumento della domanda dalla Cina. In rialzo il gas naturale (+3,6%) in seguito al forte calo del numero delle piattaforme che ricercano nuovi giacimenti negli Usa. Tornano a salire i metalli industriali guidati da zinco (+4,3%) e piombo (+3,9%). Tra i preziosi in calo l’argento (-3,8%) e l’oro (-1,4%). Negative le principali materie prime agricole guidate dal calo del mais (-2,5%)..

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