(Teleborsa) – Nell’area Asia-Pacifico, tre banche centrali saranno al banco di prova questa settimana, ma le attese prevalenti sono per un sostanziale nulla di fatto sulla politica monetaria. A partire da domani l’Australia, la Corea e la Nuova Zelanda annunceranno le strategie sui tassi di interesse, dopo i recenti aumenti del costo del denaro. A novembre la Corea ha ritoccato al rialzo i tassi di interesse di un quarto di punto e la stessa cosa ha fatto l’Australia, sorprendendo chi non attendeva una variazione. Ma la crescita economica offre qualche segnale di cedimento, come confermato dal PIL australiano, che si è contratto dlelo 0,2% nel terzo trimestre. La situazione a Seoul non è migliore, dato che la produzione industriale ha subito il terzo calo consecutivo a novembre. Una strategia attendista sembrerebbe dunque la soluzione migliore, in attesa di verificare se il 2011 sarà l’anno della svolta. Di recente, il Governatore della Reserve Bank of Australia, Glenn Stevens, riferendo in Parlamento, ha affermato che la politica monetaria al momento è appropriata, in base agli scenario di crescita dell’economia globale ed alle prospettive di inflazione. L’Australia confermerà perciò un costo del denaro al 4,75%, mentre la banca centrale coreana manterrà i tassi al 2,5%. Un nulla di fatto è atteso anche dalla Nuova Zelanda, dove i tassi resteranno fermi sui livelli dello scorso luglio al 3%.