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Tassi mercato in rialzo in area Euro, su lo spread 2-10 anni

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(WSI) – Tassi di interesse: in area Euro i tassi di mercato sono saliti su tutta la curva ed in particolare sul tratto a lungo termine e con il tasso a due anni tedesco rimasto all’1%. Lo spread sul 2-10 anni è salito a 154 pb da 149. Sul monetario continua il rialzo del tasso Euribor tre mesi.

In Portogallo il governo ed il partito socialdemocratico dell’opposizione hanno interrotto i colloqui sulla legge finanziaria del 2011. L’opposizione potrebbe così votare contro la manovra, piuttosto austera, fino ad arrivare ad una crisi politica. Il primo voto del parlamento è previsto il 3 novembre. Il partito di opposizione non accetta un aumento delle tasse e propone un maggiore taglio alla spesa pubblica.

In Irlanda il governo ha annunciato che il prossimo anno renderà effettivi la maggior parte dei tagli alla spesa e l’aumento delle tasse per riportare il deficit/Pil sotto il 3% entro il 2014, aggiungendo che questi peseranno temporaneamente sulla crescita economica. Intanto in Grecia il ministro delle finanze ha dichiarato che il deficit/Pil del 2009 sarà nuovamente rivisto al rialzo dall’Eurostat, sopra il 15% dal precedente 13,8%.

Oggi a Bruxelles è prevista la riunione del Consiglio europeo tra i leader dei vari paesi dell’area in cui discuteranno della riforma del patto di stabilità e prepareranno la riunione del G-20 di novembre. In Italia oggi è attesa l’asta sul nuovo Btp a tre anni per 3,5-4 Mld€ e sul titolo 2021 per 2,75-3,25 Mld€.

Negli Usa i tassi di mercato sono saliti nonostante un contestuale ribasso delle borse e delle materie prime. Il motivo del calo generalizzato degli asset risiede in aspettative di un’implementazione più graduale del previsto del piano di stimolo all’economia da parte della Fed.

Un articolo di Bloomberg segnala che, in concomitanza di un questionario del Tesoro relativo alla liquidità del mercato, la Fed avrebbe effettuato un sondaggio tra i bond dealer e gli investitori chiedendo stime circa l’ammontare iniziale del programma di acquisto di bond nei prossimi sei mesi, oltre a stime sulla durata e sull’ammontare complessivo. E’ stata chiesta anche una stima sul possibile effetto che tale operazione avrebbe sui tassi di mercato a 10 anni.

Sul fronte macro ieri gli ordinativi industriali sono risultati migliori delle attese a settembre se considerati nel loro complesso. Il dato però ha registrato un’inattesa contrazione mensile una volta depurato della componente trasporti. In crescita nello stesso mese le vendite di nuove abitazioni, sebbene in termini assoluti l’ammontare sia poco al di sopra dei minimi storici. Le borse dopo una partenza fortemente negativa hanno recuperato nel finale chiudendo poco sotto la parità (il Nasdaq ha chiuso leggermente positivo). Oggi sono attesi i consueti dati settimanali sulle richieste di sussidi di disoccupazione.

Tasso di cambio euro/dollaro

Valute: dopo due giornate consecutive di apprezzamento, il dollaro è tornato a deprezzarsi vs euro durante la notte, complici i rialzi della maggior parte delle borse asiatiche. Per oggi il primo supporto continua a collocarsi in area 1,37, mentre una fascia di resistenza di breve termine è collocata in area 1,3870-1,39.

Questa mattina si sta assistendo ad un lieve apprezzamento dello yen vs dollaro, con il cross che trova la resistenza a 82 ed un’area importante di supporto intorno ad 80, con un livello intermedio a 81. Verso euro il supporto si colloca intorno a 112,25, la resistenza a 113,20. Con voto unanime la BoJ ha deciso di lasciare il tasso di riferimento invariato allo 0-0,1%. La banca centrale acquisterà debito corporate di qualità minore rispetto quanto acquistato in precedenza nel tentativo di supportare l’economia. Acquisterà corporate bond con rating BBB e carta commerciale con rating A-2. Terza giornata consecutiva di deprezzamento dello yuan cinese vs il biglietto verde.

Materie Prime: giornata negativa per le principali commodity penalizzate dal marcato apprezzamento del dollaro. Tra gli energetici, il greggio Wti (-0,7%) è sceso dopo tre giornate consecutive in rialzo, riportandosi in prossimità degli 82 $/b. Forte calo anche per i metalli industriali, guidati dallo zinco (-4%), e per i preziosi. Misti gli agricoli. Si arresta il rally del cotone (-4,6%), che è risultato la peggiore commodity del giorno, mentre sale lo zucchero (2,3%).

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