La Royal Bank of Canada ha ridotto i tassi d’interesse a breve di un quarto di punto portandoli cosi’ al 4,5%. Gli analisti si attendevano un taglio di 50 punti base.
La decisione e’ il risultato di un continuo rallentamento economico degli Stati Uniti, principale partner commerciale del Canada.
Ma una riduzione cosi’ modesta del costo del denaro indica fiducia sul mercato canadese.
“La banca centrale del Canada sembra discretamente ottimista e prevede una ripresa dell’economia per la seconda meta’ dell’anno – sostiene Marc Levesque, Senior Economist presso la Toronto Dominion Bank – per questo la banca canadese non ha visto alcuna necessita’ di una manovra aggressiva come quella della Federal Reserve”.
Il modesto taglio dei tassi approvato questa mattina ha messo in guardia alcuni analisti a Wall Street in relazione alle prossime manovre della Fed.
Gia’ la scorsa settimana, infatti, alcuni commenti di Laurence Meyer, governatore della dell’istituti guidato da Greenspan, avevano creato tra gli economisti alcune perplessita’ su ulteriori rigide manovre sul costo del denaro dopo i cinque tagli consecutivi dal gennaio 2001.
Tali preoccupazioni sembrano poi essere scomparse dopo l’intervento di Alan Greenspan davanti alla platea di economisti a New York.
“Il periodo di bassa crescita economica ancora non è finito – aveva detto il numero uno della Fed nel suo discorso davanti alla platea dell’Economic Club of New York – e non possiamo dirci sollevati dal rischio che la debolezza dell’economia non sia più grande di quanto previsto, richiedendo cosi’ ulteriori azioni”.