Il mercato azionario ha avuto un andamento altalenante dopo il taglio dei tassi d’interesse operato a sorpresa il 3 gennaio dalla Banca centrale. Gli investitori, quindi si interrogano sull’impatto delle ulteriori riduzioni che la Federal Reserve potrebbe operare il prossimo martedi’ (riunione di politica monetaria il 30-31 gennaio).
Istinet, la principale piattaforma di scambi indipendente del mondo, ha esaminato i dati degli ultimi 20 anni sulla reazione – a tre e a sei mesi – dei vari settori al taglio dei tassi, e ha rilevato che i settori che guadagnano dalla riduzione dei tassi sono quelli dei servizi finanziari e dei beni di consumo.
Le societa’ di servizi finanziari, in particolare le banche, vengono aiutate prima di altre dal calo dei tassi poiche’ si riduce il costo della loro materia prima, il credito.
Cio’ porta all’aumento dei margini di profitto sui loro prodotti, quali prestiti a privati e ad aziende, e invoglia il consumatore a indebitarsi per espandere un’attivita’ imprenditoriale e per acquistare case e auto. L’aumento dei rifinanziamenti dei debiti esistenti crea affari per le banche e parecchi debiti possono venire estinti piu’ facilmente.
Tra i vincitori dello studio di Istinet anche le banche d’investimetno e le societa’ di brokeraggio. Questo perche’ non solo il costo del debito si riduce, ma aumenta anche l’offerta di nuovi titoli azionari e obbligazionari e il numero delle transazioni – quali fusioni e acquisizioni.
James Schmidt, che gestisce $3 miliardi per conto di John Hancock Financial Industries, prevede un ulteriore taglio di 1/4 di punto percentuale all’incontro del Federal Open Market Committee della prossima settimana e ha aggiunto al suo portafoglio banche commerciali – Commerce Bank (CBH – NYSE)-, broker – Morgan Stanley Dean Witter (MWD – NYSE) e assicurativi – Protective Life (PL – NYSE) e American General (AGC – NYSE).
I settori che meglio reagiscono all’allentamento del credito sono pero’, secondo lo studio Istinet, quelli commerciali e dei beni di consumo. Titoli di calzature, vendite al dettaglio, bevande alcoliche, alimentari e ristoranti tendono tutti a superare lo S&P 500 dopo un taglio iniziale dei tasssi.
Questi titoli – soprattutto alcool, tabacco e igiene personale – sono anche quelli considerati ‘difensivi’, che tendono a mantenersi bene anche quando l’economia rallenta.
In fondo alla lista di Istinet, invece sono le attivita’ che si basano sulle materie prime, quali i petroliferi, i chimici e i produttori di acciaio. Questi tendono a soffrire di piu’ del rallentamento dell’economia ed e’allora che la Fed interviene con i tagli.
“Non ha nulla a che fare con la riduzione dei tassi”, ha commentato Robert Goodman di Putnam Investments; “e’ il rallentamento dell’economia”.
Secondo Russ Koesterich di Istinet questa volta potrebbe essere diverso. Le circostanze sono inusuali – il taglio pari allo 0,5% dello scorso 3 gennaio e’ giunto al di fuori di un incontro del FOMC, ed e’ doppio del quarto di punto generalmente preferito da Greenspan e dalla Banca centrale.
I prezzi del greggio sono poi molto alti – il che e’ strano in un’economia che rallenta.
Se la Fed riesce a evitare la recessione i titoli energetici potrebbero quindi trarne beneficio.
Secondo Ed Jamieson di Franklin Resources, con la tendenza al ribasso dei tassi d’interesse, gli investitori favoriranno quelle societa’ che possono registrare utili in linea o superiori alle aspettative. I titoli che trattano a valutazioni ragionevoli otterranno i maggiori benefici.
SETTORE |
GUADAGNO REALE MEDIO |
GUADAGNO MEDIO |
TASSO DIFFERENZIALE |
Bancario |
6,06% |
10,82% |
50% |
Finanziario |
4,77% |
9,53% |
60% |
Calzaturiero |
2,57% |
7,33% |
70% |
Grandi magazzini |
2,19% |
6,95% |
40% |
Imballaggio |
1,95% |
6,71% |
40% |
Bevande alcoliche |
1,82% |
6,59% |
70% |
Trasporti |
1,81% |
6,58% |
60% |
Trasporto aereo |
1,45% |
6,21% |
60% |
Prestiti e Risparmi |
1,23% |
5,99% |
60% |
Elettronico |
1,1% |
5,86% |
40% |
Supermercati |
0,97% |
5,73% |
50% |
Prodotti medicali |
0,92% |
5,69% |
50% |
Assicurazione sulla |
0,88% |
5,64% |
50% |
Trasporto pesante |
0,75% |
5,51% |
50% |
Farmaceutico |
0,72% |
5,48% |
50% |
Oro |
0,6% |
5,36% |
40% |
Ristorazione |
0,24% |
5,01% |
60% |
Gestione ospedaliera |
0,23% |
4,99% |
50% |
Cosmesi |
-0,24% |
4,52% |
40% |
Fonte: Logical |