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TASSI: FERMI O IN DISCESA NEGLI USA
IN RIALZO IN EUROPA

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(WSI) – Strade separate per Usa e Europa. I primi dati sul 2007 provenienti dalla Locomotiva americana mostrano una macchina che sta andando a ritmo rallentato: frena la fiducia dei consumatori, frenano i nuovi cantieri edili, scende la produzione industriale e anche il mercato del lavoro dà segnali di cedimento. Tutt’altra musica quella che si respira nella zona euro, che sta vivendo una fase storica di forte ripresa, destinata a quanto pare a proseguire anche nel 2007.

Ecco allora che il mercato, sempre attento ai campanelli della macroeconomia, sta prendendo posizioni opposte sul fronte dei tassi. Guardando all’andamento dei titoli di Stato americani, emerge che gli investitori stanno sposando l’ipotesi che nei prossimi 5/6 mesi sia praticamente nulla la probabilità che il sentiero dei tassi possa variare e che invece qualunque evento debba avere un effetto solo nel periodo successivo.

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Il mercato, quindi, si attende tassi fermi al
5,25% per circa sei mesi e comincia ad avere dei dubbi sullo scenario di politica monetaria solo a partire da luglio/agosto. “Guardando alla distribuzione di probabilità ricavata dalla opzioni sui Fed funds futures, si nota come fino a giugno lo scenario è di tassi fermi con una probabilità dell’84%, mentre a partire da luglio il mercato si divide tra tassi al 5% e 5,25% con una probabilità rispettivamente del 30% e del 57%; da agosto in poi la visione del mercato è concentrata su tassi al 5% con una probabilità del 93%”, osserva Silvia Guizzo, Fixed Income Strategist di Intesa Sanpaolo.

Diversa l’aria che si respira sul Vecchio Continente. All’ultima conferenza stampa Trichet ha preparato i mercati ad un prossimo rialzo a marzo, che vedrà così salire il costo del denaro dal 3,5% al 3,75%. Dopo di che lo scenario potrebbe diventare più incerto anche in Europa. “Se l’economia continuasse a crescere ai ritmi visti finora, il rischio di vedere tassi al 4,25% non potrebbe essere trascurato, mentre un rallentamento degli indicatori, anche se limitato, potrebbe portare il mercato a diminuire la probabilità di arrivare al 4% o di scontare una pausa dopo il 3,75%”, commenta ancora Silvia Guizzo.

A fine 2007, insomma, potremmo vedere tassi europei al 4% (o oltre) e tassi americani al 5%, con un considerevole restringimento della forbice (attualmente di 175 basis points).

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