A marzo negli Usa, per la prima volta in otto mesi, i posti di lavoro sono aumentati, l’ennesimo segno che la ripresa economica e’ in atto.
Allo stesso tempo, pero’, il tasso di disoccupazione e’ risultato superiore alle stime. Cio’ indica che nonostante la ripresa sia in atto, non e’ cosi’ forte come si pensava.
Alla luce di questi dati, gli operatori si interrogano sulle future mosse della Fed, e in particolare sulla decisione che il Federal Open Market Committee prendera’ sui tassi nella riunione del 7 maggio.
Secondo molti analisti, il fatto che la ripresa economica sia meno forte del previsto dovrebbe spingere la Fed a lasciare i tassi di interesse invariati ancora per qualche mese.
“Il dato sulla disoccupazione dovrebbe evitarci un rialzo dei tassi di interesse a maggio”, afferma Dominic Konstam, capo della divisione ‘Strategie sui tassi di interesse’ presso la banca d’affari Credit Suisse First Boston.
Konstam e’ convinto che la ripresa economica subira’ un rallentamento nel corso dell’anno. “Tuttavia, le indicazioni che la ripresa si stia indebolendo non sono ancora arrivate”, afferma. Per questo motivo le aspettative degli operatori sono per un rialzo dei tassi nella riunione del 25-26 giugno.
Della stessa opinione Ian Shepherdson, analista di High Frequency Economics, che ha definito i dati comunicati dal dipartimento del Lavoro “contrastati”. Secondo Shepherdson, il dato sulla disoccupazione comunicato oggi ha eliminato la possibilita’ di un rialzo dei tassi di interesse a maggio. “Un rialzo a giugno e’ piu’ probabile”, afferma.
Gli ultimi dati macroeconomici avevano convinto gli operatori che la Fed avrebbe ricominciato a rialzare i tassi d’interesse prima dell’estate. Ma la banca centrale Usa si era mantenuta prudente, asserendo che la ripresa rimane debole. La scorsa settimana il presidente della Fed di New York, William Mc Donough, aveva dichiarato che “le condizioni di base per la ripresa ci sono, ma non tutti gli indicatori sono completamente positivi”.
Nell’ultimo meeting, tenutosi lo scorso 19 marzo, il Fomc ha lasciato l’obiettivo sui Fed Funds invariato all’1,75%.