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TASSI: AUMENTANO LE CHANCE DI UNA STRETTA

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*Questo documento e’ stato preparato da MPS Capital Services ed e’ rivolto esclusivamente ad investitori istituzionali ovvero ad operatori e clientela professionale ai sensi dell’allegato n.3 al
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(WSI) – In area Euro sono attesi gli ordinativi industriali di maggio che, considerato il peggioramento dei dati tedeschi, dovrebbe registrare un rallentamento del tendenziale. Negli Usa attesi i dati sulle scorte di greggio ed il consueto report mensile sullo stato dell’economia.

Tassi di interesse: in area Euro i tassi di mercato sono scesi nella parte a breve e medio termine della curva, mentre sono rimasti pressoché invariati sul lungo termine. Il differenziale 2-10 anni è tornato sopra 4 pb, mentre si è ristretto lo spread sul decennale Italia – Germania che ha toccato i 55 pb, minimo da giugno. Oggi è attesa l’asta del nuovo trentennale tedesco con scadenza 2040 per 4 Mld€.

Sul fronte macro ieri è stato pubblicato il dato sulla fiducia dei consumatori italiani di luglio che ha registrato il minimo dal 1993. All’interno sono peggiorate le componenti relative al mercato del lavoro ed alle future intenzioni di acquisto. Sul decennale la resistenza si colloca a 4,70%.

Negli Usa i tassi di mercato sono scesi in linea col rimbalzo dei listini azionari. Lo spread 2-10 anni si è ridotto da 145 a 138pb grazie a vendite maggiori sulla parte a breve della curva. Eppure la giornata era cominciata in modo positivo per le obbligazioni dopo che Wachovia aveva annunciato una perdita superiore alle attese ed un taglio del dividendo. Il forte calo del greggio ha successivamente contribuito a riportare fiducia tra gli operatori con il rialzo del listino trascinato dai finanziari, dalle compagnie aeree e dai settori legati ai beni di consumo discrezionali.

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Oltre al movimento del petrolio, la fiducia è stata aumentata anche dal discorso di Plosser, membro votante della Fed, che ha dichiarato come la banca centrale debba aumentare i tassi presto piuttosto che troppo tardi per abbassare l’inflazione. Nella scorsa settimana Stern aveva ribadito lo stesso concetto. Inoltre Paulson ha ribadito la necessità che il Congresso approvi il piano di salvataggio di Fannie Mae e Freddie Mac, poiché è fondamentale a livello globale non solo per gli Usa. Oggi è attesa la votazione del piano da parte della House of Representatives.

Tutti questi eventi hanno aumentato l’ottimismo tra gli operatori ed adesso i future sui Fed Fund stanno prezzando una probabilità maggiore di un rialzo da 25pb nella riunione di settembre (46% di probabilità). Oggi sono attesi i discorsi di altri 2 membri della Fed: Kohn e Mishkin. Sul decennale la resistenza più significativa si colloca al 4,18-4,20%.

Valute: Dollaro in marcato apprezzamento verso Euro spinto dai discorsi di Paulson e Plosser. Oltre alla necessità del piano di salvataggio delle due GSE, il segretario del Tesoro Usa ha ribadito come la politica del Dollaro forte sia estremamente importante per gli Usa. Il biglietto verde ha anche trovato supporto da un annuncio del Fondo Monetario Internazionale secondo il quale, sebbene il Dollaro sia vicino al proprio livello di equilibrio, l’Euro è marcatamente sopravvalutato in base ai fondamentali di medio-lungo termine.

Per oggi la resistenza più vicina è costituita dal vecchio supporto 1,5780. La successiva si colloca a 1,5830 circa. I supporti sono individuabili a 1,5715 e 1,5640. Il Dollaro si è apprezzato anche verso lo Yen, con il cross collocato proprio al di sotto dell’area di resistenza 107,75-108. Stabile lo Yuan cinese vs Dollaro nonostante il Fmi abbia reiterato il proprio giudizio di profonda sottovalutazione della valuta asiatica.

Materie Prime: forte calo per il greggio Wti che è temporaneamente calato sotto i 126$/b sul venir meno dei timori legati a possibili danni alla produzione causati dalla tempesta tropicale Dolly. Il calo è stato anche favorito dall’apprezzamento del Dollaro. Oggi sono molto attesi i consueti dati settimanali sulle scorte Usa. Tra gli industriali è proseguito il rialzo del piombo (+4,7%) dopo che le esportazioni cinesi nei primi 6 mesi sono calate dell’80% a/a. Penalizzati i metalli preziosi con argento (-2,3%) ed oro (-1,6%) in territorio negativo. Tra gli agricoli ancora negativo il mais (-2,7%), mentre è rimbalzata la soia (+0,5%).

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