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(WSI) – Tassi di interesse: in area Euro la sessione è stata caratterizzata da volumi ridotti e da tassi di mercato in calo su tutta la curva ad eccezione sul tratto a dieci anni rimasto pressoché stabile e con il differenziale di curva in rialzo a 123 pb. Resta sopra i 130 pb il differenziale sul decennale Italia-Germania, mentre sul mercato monetario il tasso Euribor tre mesi continua a scendere portandosi sotto il 3%.
In Austria la Bank Medici, è stata messa sotto la supervisione del governo a causa della forte esposizione alla truffa Madoff. Secondo alcune indiscrezioni la banca aveva oltre 3 Mld€ in fondi esposti, ma non è ancora noto l’ammontare complessivo delle perdite. Papademos, vice presidente della Bce, ha dichiarato che la Bce non permetterà la deflazione e che potrebbero essere necessari altri tagli dei tassi se l’inflazione dovesse scendere ad un ritmo più forte di quello atteso.
Intanto in Germania il partito Social Democratico nel secondo pacchetto di stimolo all’economia avrebbe proposto un aumento delle tasse sui redditi più alti che dovrebbero finanziare un fondo da 10 Mld€ destinato a nuove infrastrutture. Al contrario gli altri due partiti della Grande Coalizione, CDU E CSU, hanno proposto un taglio delle tasse. A tale proposito oggi è previsto un incontro. Oggi la sessione sarà caratterizzata da volumi ancora ridotti e dall’attesa per i dati sui prezzi al consumo italiani.
Negli Usa i tassi di mercato sono saliti su tutta la curva, registrando un incremento dello spread sul 2-10 anni a 154 pb. Sul mercato azionario la sessione si è mostrata tonica a causa di scarsi volumi, con gli indici che hanno chiuso in forte rialzo guidati dal comparto energia, IT e beni di consumo discrezionali. Sul fronte macro proseguono le notizie negative con l’indice Ism manifatturiero di dicembre ai minimi dal 1980.
Nel frattempo sembrerebbe che il piano di Obama a sostegno dell’economia possa attestarsi a circa 775Mld$, di cui circa un 40% in forma di agevolazioni fiscali per i lavoratori e la classe media e le aziende. Sembra però difficile che il piano sia approvato dal Congresso entro il 20 gennaio, data dell’insediamento di Obama, a causa della sua complessità. I membri della Fed stanno esprimendo pareri favorevoli ad un aumento della spesa pubblica per contrastare la recessione. In tale direzione si sono espressi recentemente il presidente della Fed di S.Francisco (Yellen) e quello di Chicago (Evans), senza però esprimersi sulle dimensioni ideali di tale programma. Sul decennale il supporto si colloca al 2,19% la resistenza al 2,50%.
Valute: nelle ultime quattro sessioni si è assistito ad un graduale apprezzamento del Dollaro vs Euro. Questa mattina si è assistito ad un brusco movimento ribassista del cross calato al di sotto del supporto 1,3740 (media mobile esponenziale a 60 giorni) in assenza di notizie fondamentali. Qualora tale livello non riesca a frenare il ribasso, l’area significativa di supporto si colloca in prossimità di 1,35. Secondo il Cftc gli speculatori sono ancora lievemente ribassisti sul cross, ma hanno sensibilmente ridotto le posizioni combinate nette corte rispetto ad un mese fa. Il marcato rialzo dei listini asiatici ha dato luogo ad un deprezzamento dello Yen con il cross Dollaro/Yen che ha formato un gap rialzista. Tipicamente questi gap su valute molto liquide sono chiusi nel giro di poche sessioni, pertanto è lecito ipotizzare la possibilità a breve di un calo del cross in area 91,45-91,80. A livello generale il supporto più vicino si colloca a 91,30, mentre la resistenza di breve periodo si colloca a 93 circa.
Materie prime: in rialzo il greggio Wti in prossimità dei 49$ sulla scia del conflitto militare nella striscia di Gaza. Tra i metalli industriali forte rialzo del nichel (+12,9%) sulla speculazione di un maggior peso all’interno degli indici legati alle commodity, oggetto di ribilanciamento delle singole componenti all’inizio di ogni anno. Il maggiore peso dovrebbe interessare l’intero comparto dei metalli industriali che, infatti, sono stati oggetto di acquisti nell’ultima settimana. In lieve calo l’oro (-0,5%) tra i metalli preziosi. Piuttosto deboli anche gli agricoli tra i quali spicca il forte calo del cacao (-4,7%).
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