Nel 2007 sono stati 30 milioni gli italiani che hanno pagato l’Irpef, per un totale di quasi 137 miliardi di euro. Ma mentre circa 10 milioni non hanno pagato per lo scarso reddito o per l’effetto di deduzioni e detrazioni, il 10% dei contribuenti ha versato il 51% dell’imposta, vale a dire quasi 70 miliardi di euro. E’ quanto emerge da uno studio del Dipartimento delle Finanze del ministero del Tesoro diffuso oggi.
Nella studio, basato sui redditi dichiarati nel 2007 ma percepiti l’anno prima, si indica che il reddito complessivo medio pro capite è stato di 18.324 euro, in crescita in tutta Italia, con un incremento minimo del 5,3% al Centro ed un incremento massimo del 6,5% al Sud e nelle isole, dove però riscontra un valore assoluto medio (14.626 euro) di circa il 20% inferiore a quello nazionale.
L’imposta media che ognuno dei 30 milioni dei contribuenti ha versato è stata di 4.480 euro l’anno. L’imposta netta pagata è aumentata del 9% in un anno. “Per quanto riguarda la distribuzione del reddito dichiarato – dice lo studio – questo risulta inferiore a 10.000 euro per il 35% dei contribuenti; compreso tra 10.000 e 40.000 euro per il 58,4% dei contribuenti; superiore a 70.000 euro per il 2% dei contribuenti”. “Solo lo 0,9% dei contribuenti dichiara un reddito superiore a 100.000 euro”. Per quanto riguarda il tipo di reddito dichiarato, il 78% è reddito da lavoro dipendente e pensione, il 5,5% sono redditi da partecipazione, il 5,1% redditi di impresa ed il 4,2% redditi da lavoro autonomo.
IL REDDITO DELLE SOCIETA’ E DEL “POPOLO IVA” Per quanto riguarda le società, solo poco più della metà (52,4%) hanno registrato un’imposta positiva, e il dato risulta in crescita rispetto al 2005. L’imposta complessiva è di circa 28 miliardi di euro, dice lo studio, che disegna uno scenario di forte concentrazione del reddito aziendale: il 60% dell’imposta, cioè quasi 17 miliardi di euro, è pagato dallo 0,8% delle società. La grande maggioranza dei contribuenti Iva sono persone fisiche (sono il 65% su circa 5,8 milioni di soggetti), e si concentrano soprattutto (73%) nel settore dei servizi. I due terzi del totale dell’Iva di competenza è dichiarata poi da contribuenti che dichiarano un volume d’affari superiore ai 5 milioni di euro.