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Con 651,5 tonnellate di acquisti netti messi nei caveau delle banche centrali mondiali il 2018 ha segnato un nuovo record, ecco perché
Lo ha detto il numero uno della Banca centrale cinese, replicando alle accuse Usa di svalutare lo yuan per aumentare le esportazioni.
Fine tregua commerciale avrebbe voluto dire raddoppio dei dazi Usa sui beni cinesi importati per $200 miliardi complessivi: pare che slitti di 60 giorni.
L’investimento in Bitcoin a partire da febbraio potrebbe raggiungere i $10 miliardi, una somma che spedirebbe rapidamente in orbita il prezzo della moneta digitale.
A partire da quest’anno la filiale newyorchese della Bank of China consentirà alle società cinesi di ricevere pagamenti in yuan anziché in dollari negli affari di e-commerce.
Parlando della Cina oggi il governatore della Banca d’Inghilterra, il canadese Mark Carney ha sottolineato che l yuan potrebbe diventare la nuova riserva valutaria al fianco del dollaro Usa. Intervenuto durante un forum online sul futuro del denaro, Carney ha dichiarato che “con un cambiamento dell’ordine mondiale, dovrebbe ridursi la disconnessione tra il mondo reale
Come anticipato, il Tesoro Usa ha evitato di definire la Cina come una manipolatrice di valuta, anche se guarda con preoccupazione all’indebolimento dello yuan, che ha perso il 7% contro il dollaro da metà giugno. In un comunicato che ha accompagnato il rapporto semestrale del Tesoro, il segretario Steven Mnuchin ha spiegato che “la mancanza di trasparenza
Per il terzo mese di fila, Pechino riduce le riserve di titoli del Tesoro Usa. Colpa dello yuan o si tratta di una ritorsione contro i dazi di Trump?
L’indebolimento dello yuan resta sotto la lente degli Stati Uniti. Lo ha confermato il segretario al Tesoro americano Steven Mnuchin, che in un’intervista al Financial Times ha ammonito Pechino a non svalutarla. “Mentre guardiamo alle questioni commerciali, non c’è dubbio che vogliamo essere sicuri che la Cina non stia facendo svalutazioni competitive“, ha detto Mnuchin, in
La Cina non userà lo yuan come strumento nella disputa commerciale con gli States. A dirlo il ministero degli esteri di Pechino.