Wti pagina 11
NEW YORK (WSI) – Ancora una seduta no per le quotazioni del greggio, che continuano a scivolare, travolgendo anche il Brent, sceso sotto i 40 dollari al barile per la prima volta dal febbraio 2009. Sia il Brent sia il Wti ieri avevano perso il 6%, mettendo a tappeto il settore energetico. A pesare e’
Dopo essere risaliti anche a 60 dollari al barile quest’estate, i prezzi sono tornati sotto pressione. Ma sono destinati a scendere molto piĂą in basso.
Hanno inciso anche i dati sull’offerta degli Stati Uniti. Maggior rialzo in tre giorni dal 1990.
Le posizioni lunghe (rialziste) nette dei gestori si sono ristrette dell’11%. Puntate short ai massimi da marzo. Prezzi sotto $42.
Focus petrolio: ostaggio della Cina? Il Brent oscillava attorno ai $18,37 al barile negli anni Novanta, mentre il contratto WTI era scambiato a una media di $19,70.
Lo ha detto il segretario generale del cartello, Abdallah E-Badri: “non siamo pronti” a ridurre l’offerta. Verso stabilizzazione dei prezzi nel 2016.
Si tratta di Kamunting Street Capital, che scommette sui junk bond del settore energetico. Indiscrezioni stampa ancora non trovano conferma.
Cancellati guadagni 2015. Ministro arabo Ali al-Naimi: agiremo per “migliorare i prezzi”, solo se altri paesi al di fuori dell’Opec saranno disposti a fare lo stesso.
Nonostante il rally del 5% messo a segno ieri, il prezzo del greggio è destinato a scendere ancora. E di molto.
Sia per i prezzi del Brent che per il contratto scambiato a New York.