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Per Jes Staley, un cambio di rotta della volatilitĂ e l’aumento dei tassi potrebbe portare ad una crisi simile a quella di dieci anni fa
L’allarme arriva da Goldman Sachs. Si rischia crash come nel 1987.
Wall Street non si stanca di inanellare record su record. L’ultimo, dopo il raggiungimento di quota 7mila per il Nasdaq, è quello ottenuto dal Dow Jones, che ha oltrepassato la soglia “magica” dei 25 mila punti. Anche in Europa, favorite dall’avvio spumeggiante dell’azionario americano, le Borse sono in grande rialzo, con Piazza Affari che, sostenuta
La strategia di diversificazione ha tuttavia limitato gli sbalzi di prezzo sui mercati: su alcune piattaforme come sul Forex il nervosismo si è persino placato
In cinque anni ha portato il patrimonio personale da $500.000 a $12 milioni: lauti guadagni resi possibili ripetendo sempre la solita scommessa.
Possibile impennata dell’indice di volatilitĂ della Borsa usa entro ottobre? Se così fosse questo investitore potrebbe intascare 262 milioni di dollari.
Il gap si è chiuso: a Wall Street il paniere delle blue chip Dow Jones è tornato oggi sui livelli ai quali scambiava prima del balzo post primo turno delle presidenziali francesi il 23 aprile, quando la vittoria di Macron aveva alimentato l’ottimismo sul futuro politico in Europa dando via a una serie di acquisti.
Il suggerimento di Ari Wald, analista tecnico di Oppenheimer: “Congiunzione perfetta per rimbalzo sopra la media storica. Vi spiego perchĂ©”.
Capo economista di Gluskin Sheff mette in fila i numerosi segnali che evidenziano la vulnerabilitĂ della Borsa e che dovrebbero spingere alla cautela.
Lo Shiller PE è pari a 29,89 volte gli utili. Il valore è ben superiore alla media che va avanti dal 1880, pari a 16,7 volte.