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In calo nel mese di febbraio le vendite di case nuove negli Usa che segnano una flessioine del 4,4% a 765mila unità dalle 800mila di gennaio, dato rivisto da 764mila. Il dato, reso noto dal Census Bureau, è comunque migliore delle attese che avevano previsto un calo più forte a 750mila unità .
Secondo le elaborazioni di Tecnocasa, il mercato immobiliare italiano nelle grande cittĂ avanza piĂą a rilento rispetto alla media nazionale
Sale l’indice di fiducia dei costruttori edili negli Stati Uniti: secondo quanto comunicato dalla Associazione nazionale dei costruttori l’indice è cresciuto di 3 punti a maggio, toccando quota 66. Si tratta del massimo livello dallo scorso ottobre, anche se il confronto su base annua resta difficile (a maggio 2018 l’indice si trovava a quota 70).
Le vendite di case nuove negli Stati Uniti ha raggiunto quota 692mila a marzo, superando di molto le attese degli economisti sondati da Reuters, che si aspettavano vendite di 650mila unitĂ . L’incremento destagionalizzato è stato pari al 4,5% sull’anno precedente ed è il piĂą elevato mai visto dal novembre 2017. Con il terzo incremento consecutivo
La vendita di case nuove negli Stati Uniti è diminuita del 6,9% a gennaio, con un dato destagionalizzato che passa da 652mila vendite di dicembre a 607mila unità a gennaio. Il prezzo mediano delle nuove case a gennaio è diminuito del 3,8% a 317.200 unità . Lo ha comunicato il Dipartimento del Commercio precisando che gli acquisti
Le vendite di case in corso negli Stati Uniti sono nuovamente diminuite a novembre al livello minimo toccato negli ultimi quattro anni. Segno che il mercato immobiliare Usa potrebbe restare debole nel 2019. Le vendite sono scese dello 0,7% congiunturale secondo la Nar ha detto Venerdì. L’indice compilato Nar, che tiene traccia degli acquisti dei
Dopo il dato negativo registrato ieri sulle vendite delle case esistenti negli Usa, oggi il trend si riflette anche sulle vendite di case di nuova fabbricazione, che hanno ribaltato le attese con un calo dell’1,7% mensile nel mese di luglio. Era previsto un recupero del 2,2% dopo il calo del 5,3% giĂ registrato a giugno