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Le vendite al dettaglio a gennaio in Italia registrano un aumento congiunturale generalizzato dell’1,4% in valore e dell’1,1% in volume.
A dieci anni dallo scoppio della bolla immobiliare, ondata di default preoccupa Wall Street. Moody’s: bomba a orologeria da $3,7 miliardi.
Parte sotto le attese il 2017 dei consumi cinesi. Nel mese di febbraio, le vendite al dettaglio hanno segnato un aumento del 9,5%, il tasso piĂą bassi da febbraio 2002. Le stime del mercato erano per un aumento del 10,6%.
Anche se la ripresa dell’economia sta mandando segnali di ripresa in area euro, lo stesso non si può dire dell’andamento dei consumi. Le vendite al dettaglio hanno subito un calo a febbraio e in generale nel 2017 non stanno vivendo lo stesso buono stato di forma di Stati Uniti o Regno Unito. In Eurozona l’indice
Resta in flessione anche se a ritmo piĂą modesto  il volume delle vendite al dettaglio nella zona euro. Secondo quanto riferito da Eurostat, a gennaio si è registrata una flessione dello 0,1% (-0,5% a dicembre) e nella Ue è aumentato dello 0,1%.  Rispetto a un anno prima è aumentato dell’1,2% e dell’1,5% rispettivamente.
Il titolo Target crolla del -11% circa nel preborsa americano, dopo che la societĂ di vendite al dettaglio ha pubblicato conti di bilancio che hanno deluso i mercati. Le vendite confrontabili si sono contratte dell’1,5% nel quarto trimestre, a quota $20,69 miliardi, cifra inferiore ai $21,626 miliardi del periodo precedente. L’utile per azione si è
Solido aumento delle vendite al dettaglio Usa nel mese di gennaio, che sono aumentate dello 0,4% mensile contro lo 0,1% atteso dagli economisti.  Lo ha comunicato il Dipartimento del Commercio ricordando che il dato di dicembre è stato rivisto al rialzo, da +0,6% a +1%. Escluse le più volatili vendite di automobili le vendite al dettaglio sono aumentate a gennaio dello 0,8%
Calano a dicembre le vendite al dettaglio e sembra che in Europa lo shopping natalizio si sia concentrato nel mese di ottobre.
Nel commercio al dettaglio invece peggiorano sia i giudizi sulle vendite correnti che le attese su quelle future
Dopo l’accelrazione registrata ad ottobre, il mese successivo il mercato al dettaglio torna a soffrire